Il Rimini è in crisi. E chi afferma il contrario è in malafede. Sette punti nelle ultime otto gare, con il ‘Romeo Neri’ ancora non vìolato, sono lì a dimostrarlo. Una squadra completamente diversa da quella del girone di andata, con un Gaburro (nella foto) totalmente diverso. Nella prima parte di stagione, il tecnico che ha portato i biancorossi dalla serie D alla serie C con una cavalcata trionfale, sembrava aver trovato l’assetto giusto. Poi, all’improvviso, qualcosa è cambiato.
Ogni giornata ecco un Rimini diverso in tre, quattro giocatori. Viene da chiedersi il perché. O il tecnico è improvvisamente impazzito o sotto, forse, c’è dell’altro.
Intanto tra i tifosi serpeggia il malcontento e qualcuno azzarda anche qualche ipotesi che, se fosse vera, sarebbe deleteria per la società. Che, nel frattempo, è sempre alla ricerca di un nuovo proprietario. E anche questo potrebbe essere un altro indizio. L’unica cosa certa è che quei play-off che sembravano assicurati ora sono a rischio. Il vantaggio su Fermana e Recanatese, l’ultima a banchettare al ‘Neri’, è di 4 punti. Intanto, sabato, alle 17.30, proprio in piazza del Popolo, sarà di scena la Reggiana capolista.
I numeri della Reggiana
Fino a questo momento, la squadra di Aimo Diana, con le valigie in mano, ha raccolto ben 36 punti grazie alle 11 vittorie ottenute con Alessandria (0-2), Gubbio (1-2), Torres (0-2), Recanatese (0-1), Fermana (0-3), Imolese (0-1), Lucchese (0-1), Aquila Montevarchi (1-2), San Donato Tavarnelle (1-2), Cesena (1-2), Vis Pesaro (0-3) e ai tre pareggi con Carrarese (1-1), Virtus Entella (1-1) e Pontedera (00). Appena tre le sconfitte rimediate a Siena (1-0), quella fragorosa di Fiorenzuola (5-0) e quella inaspettata di Ancona (2-1). Sono 24 le reti realizzate lontano da casa e solo
12 quelle subìte. Gli amaranto posso godere anche della striscia più lunga di vittorie, ben sette: dallo 0-1 di Imola datato sabato 17 dicembre al 2-0 in casa, contro il Fiorenzuola, dello scorso 31 gennaio.