SERIE C. Seconda domenica in viaggio per i biancorossi
I toscani, tra le mura amiche, hanno conquistato 29 punti realizzando 21 reti. La curiosità: cinque gol sono arrivati a cavallo tra il 56° e il 60° minuto
Un vecchio proverbio italiano dice… mai svegliare can che dorme. Il perché lo si può immaginare. Un esempio lo si è avuto a Fermo. Minuto numero 53’ di una partita che, fino a quel momento, aveva prodotto zero emozioni. Colpa anche di un campo che definire pesantissimo, sarebbe un eufemismo. Maggio, defilato sull’out di destra, si accentra, entra in area e fa partire un traversone. Delcarro è a poco più di un metro e ha il braccio attaccato al corpo, con la palla che finisce proprio lì. Giuseppe Rispoli di Locri cosa fa? Fischia un calcio di rigore inesistente con tanto di gol di Fishnaller. È la goccia (si fa per dire) che fa traboccare il vaso e trasforma il Rimini che da quel momento annienta la Fermana. Trovando prima il gol del pareggio con Bondi a undici minuti dal novantesimo e poi, quello di Mencagli (nella foto tratta dalla pagina Facebook del Rimkini, con Santini espulso al 95’) che due minuti dopo permette ai biancorossi di mettere la freccia. Da ricordare anche il palo di Gabbianelli che per un attimo avevafatto venire pensieri strani su un’altra domenica maledetta. Adesso il Rimini è nono con 41 punti e domenica, calcio d’inizio alle 14.30, sarà ancora con le valigie in mano visto che andrà a giocare a Carrara.
I numeri della Carrarese
In casa, i toscani, hanno conquistato 29 dei loro 46 punti. Nove le vittorie ottenute con Recanatese (3-1), Virtus Entella (3-1), Pontedera (1-0), Fermana (2-0), Olbia (1-0), Ancona (2-0), Vis Pesaro (3-0), Aquila Montevarchi (1-0), Imolese (2-1). Due soli i pareggi, ma conquistati contro le prime due della classe, Reggiana (1-1) e Cesena (1-1). Quattro le sconfitte: Gubbio (0-2), Torres (0-1), San Donato Tavernelle (13), Alessandria (0-1).
Insomma, non sarà una partita facile, ma questo Rimini ha dimostrato di potersela giocare con tutti. Soprattutto lontano dal ‘Neri’.