CALO DEMOGRAFICO
Uno studio della Fondazione NordEst mostra il calo di abitanti in 10 anni in 15 comuni in Valconca e Valmarecchia
Le vallate riminesi si spopolano.
Valmarecchia e Valconca perdono “pezzi”. Lo dice l’indagine demografi ca della Fondazione Think Tank Nord Est. Il calo si registra tra 2012 e 2022 in quindici Comuni. La maglia nera di questo infelice percorso è Casteldelci: era già il più piccolo comune della provincia, in un decennio ha perso il 16,92% dei residenti, attualmente appena 375. Segue Pennabilli con un calo del 13,83%: i residenti attualmente sono 2.622. In Valconca a perdere più abitanti sono Mondaino 9,35% e Gemmano 4,47%. Bilancio in forte rosso anche per Montecopiolo (appena entrato in Provincia di Rimini) e Sant’Agata Feltria. Il comune delle sciovie perde il 12,89%, mentre all’ombra di Rocca Fregoso l’arretramento è del 12,46%. Il borgo del Teatro Mariani scivola così sotto la soglia anche psicologica dei 2000 residenti, diventati 1.965.
Aumentano, invece, i residenti dei comuni della fascia intermedia, o della prima collina: Santarcangelo, ad esempio, con +4,57% (e gli omologhi in Valconca come Coriano, San Giovanni e San Clemente). Verucchio si difende, mostrando un timido +0,27.
Un arretramento contenuto è quello che può registrare Talamello: -0,93.
San Leo deve invece fare i conti con -6,89%. Va meglio a Novafeltria: -3,91%, mentre Maiolo segna il passo: -7,55%.
In totale sono 15 i Comuni della provincia di Rimini che hanno perso residenti nell’ultimo decennio. Un’emorragia demografica che “ probabilmente non si arresta anche a causa dell’accentuarsi della crisi economica e del ciclone della pandemia” è la prima osservazione di Jamil Sadegholvaad, fresco presidente della Provincia di Rimini. Lo spopolamento delle aree interne è un’emergenza nazionale, in ogni caso “ la popolazione non la si riporta in quei Comuni con le belle parole. – è la certezza di Sadegholvaad –
Tornerà a vivere in Valconca e in Valmarecchia se là torneranno servizi e lavoro”.
“ I dati sul progressivo spopolamento della Valmarecchia suonano come una condanna senza appello per la Provincia di Rimini. – fa notare il Comitato Valmarecchia Futura – Nel 2006 la soddisfazione post referendum popolare che arricchì il territorio con sette nuovi comuni dell’alta Valmarecchia si basava su una promessa: finalmente in Romagna avrete servizi e collegamenti utili ad uno sviluppo concreto. Idem per i recenti Montecopiolo e Sassocorvaro. In realtà non calano pesantemente solo i residenti, ma chiudono le imprese e si azzerano i servizi basilari. E le promesse sono rimaste tali”.
Rincara la dose il sindaco di Pennabilli. “ Non basta essere considerati, e a ragione, un ‘borgo incantato’, per risolvere tutti i problemi. – osserva Mauro Giannini – Servono strade e defiscalizzazioni. La verità è che ci abbandonano.
E i finanziamenti statali e regionali per zone montane ammontano a 30.000 euro l’anno, una cifra ridicola”.