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La grande pallamano ritorna a Rimini

L’APPUNTAMENTO. Dal 2 al 5 febbraio, all’Rds Stadium, la Coppa Italia maschile e femminile

La grande pallamano ritorna a rimbalzare a Rimini con le Final Eight di Coppa Italia, maschili e femminili. E agli amanti dell’handball scende più di una lacrima. Perché, forse, i più giovani non lo sanno, ma il ‘Flaminio’, prima della pallacanestro, ha raccontato pagine storiche di questo sport, sia a livello maschile, sia a livello femminile. Con tanto di Scudetti, Coppe Campioni e, appunto, Coppe Italia.

La storia che lega Rimini a questa disciplina inizia nel 1969 quando, un giovanissimo professore di educazione fisica, Lino Saulle, fonda la prima squadra femminile che gioca sul cemento dell’oratorio dei Salesiani.

Insieme a un altro collega, il mitico Tony Pasolini, Saulle spinge affinché la pallamano entri a tutti gli effetti tra le materie curricolari. E così avvenne, tanto che l’anno successivo, in piazza Cavour, andò in scena la prima finale ‘scolastica’. Due anni dopo, ossia nel 1971, lo stesso Saulle fonda la prima squadra maschile: l’Hc Rimini. Sempre nello stesso anno, insieme a Pasolini e a un altro professore di educazione fisica, Astolfi, fonda anche la Pallamano Rimini.

Nasce anche una terza formazione, la Tre Tre Tre. Dai Salesiani ci si sposta all’antistadio e poi al ‘Flaminio’. Piano piano Hc Rimini e Tre Tre Tre (che poi si chiamerà La Rapida) salgono in serie A dove riempiono ogni volta il ‘Flaminio’ con mitici derby. Nel frattempo torna in auge anche la pallamano femminile grazie ad Ermanno Migani, Alfiero Bugli e Paolo Jommi. La Jomsa in poco tempo diventa un’eccellenza italiana.

Conquista due Scudetti consecutivi nelle stagioni 1996-1997 e 1997-1998 che portano ad altrettante partecipazioni alla Coppa Campioni. Non solo, la squadra delle sorelle Bugli vince anche cinque Coppa Italia: 1992-1993, 1993-1994, 1995-1996, 19961997 e, l’ultima, 1998-1999. Poi, come per molti altri sport riminesi, per mancanza di soldi, il sogno finisce. E di pallamano non si parla più. Lo si fa ora con le finali di Coppa che si disputeranno all’Rds Stadium, dal 2 al 5 febbraio: 8 squadre maschili e 8 femminili. Costo dei biglietti per l’intera manifestazione, 30 euro. Per una giornata, 10 euro. Gli U15 entrano gratis.

“Speriamo – spiega l’assessore allo Sport del Comune di Rimini, Moreno Maresi – che questo evento possa riaccendere il sacro fuoco della pallamano tra i riminesi, soprattutto tra i professori di educazione fisica.

Un grazie alla Regione e alla Figh per averci scelto. Del resto, questa Amministrazione punta di trasformare Rimini in uno dei poli italiani per lo sport”.

Presente il vice presidente della Figh, Gianni Cenzi.

“Riabbracciamo Rimini, piazza che ha dato lustro al nostro sport e dove si stanno riponendo le basi per un’attesa ripartenza”.