CLIMA. Piogge sottomedia, gran caldo e notti tropicali. Rimini, che tempo farà nel 2023?
Il 2022 è stato un anno da record climatici per la regione Emilia-Romagna. Record di cui avremmo fatto volentieri a meno. E Rimini non si sottrae dal triste primato: la stagione scorsa è stata la più calda dall’inizio delle misurazioni e la quinta più siccitosa.
In aumento le tante notti troplicali, neve solo in cartolina e pioggia con il contaggocce.
“ Già il 2021 si era chiuso con il poco confortevole dato di annata più siccitosa per la Provincia di Rimini dal 1958 a questa parte. Con le conseguenze gravi che questo ‘ammanco” di acqua ha avuto su ambiente e agricoltura. E le previsioni per ora non regalano grandissimi cambiamenti per il 2023”.
Meteomarreno, nome d’arte di Moreno Fogliata (nella foto), 34 anni da compiere e una laurea in legge che utilizza tutti i giorni (lavora in uno studio legale), è uno dei meteorologi più famosi della provincia.
Manifestazioni come il Torneo Raffo di basket, feste di piazza e raduni si rivolgono a lui per un consulto.
E lui, il “Bernacca della Valmarecchia”, accontenta tutti a suon di correnti ascensionali, perturbazioni e anticicloni.
La sua pagina Facebook è seguitissima, soprattutto per l’attendibilità che si è costruita in anni di previsioni.
Nel giardino di casa, a Vergiano, utilizza una stazione professionale (Davis vantage vue 2) con tutti i parametri di base, vento, temperatura, umidità, pioggia e pressione.
I dati sono impietosi. Record su record, ma tutti troppo… caldi.
“Proprio così. In riferimento a Rimini Mare sono state 92 le notti tropicali (ovvero le notti sopra i 20 gradi) contro le 91 del 2003.
La neve è stata tra 0 e 10 cm nell’unico episodio del 9 gennaio 2022, record per la durata esigua visto che a Rimini la coltre bianca non è riuscita a resistere nemmeno fino a sera.
Parlando di pioggia, poi, le condizioni non migliorano.
La pioggia totale si è attestata attorno ai 550 mm di media, con il 30% di precipitazioni in meno. Il 2022 è stato il terzo
anno consecutivo nettamente sottomedia delle piogge.
A livello annuale, per il riminese è stato il secondo anno più caldo di sempre dopo il 2014, con una serie di dati che partono dal 1955”.
Cosa si prevede per questo fine mese e febbraio?
“È probabile un’interfaccia artica attorno alla seconda decade (15-25 gennaio) poi è possibile una nuova pausa.
Prima va risolta insomma la bordata artica che dovrebbe terminare intorno al 25 gennaio.
Non vorrei suscitare troppa attesa, ma potremmo vedere dei fiocchi di neve in particolare verso il fine settimana.
C’è poi un cenno di manovra nel lungo termine ma questa previsione è già troppo a lungo termine.
Non escluderei invece freddo tardivo tra fine febbraio e il mese di marzo, in modo simile all’anno scorso”.
Ampliando l’orizzonte, cosa possiamo attenderci in questo 2023?
“In questa stagione variano diversi parametri: l’estate sarà dura come sempre, in primavera possiamo provare a recuperare un po’ di precipitazioni”.
Sempre più caldo, neve praticamente scomparsa, pioggia introvabile.
Tutta colpa del cambiamento climatico?
“Riguardo al cambiamento climatico, confermo che ci sono fior di studi che testimoniano come negli ultimi 30 anni con l’aumento della CO2 e degli interventi umani le temperature si siano impennate. Non aspettiamoci un grande futuro: di questo passo, potremmo diventare le future Canarie.
Però il ciclo di dati è breve, per cui in fondo nutro ancora la speranza che possa ancora cambiare qualcosa”.
Possiamo fare qualcosa per invertire la rotta?
“A parte i famosi accordi governativi internazionali per la riduzione delle emissioni di C02, come cittadini comuni non abbiamo davvero il potere di cambiare le carte in tavola.
Possiamo certamente mettere in campo buone pratiche, come ridurre lo spreco di acqua, ma l’industrializzazioneglobale è un capitolo di ben altra portata”.
Cosa prevede per la prossima estate?
“Più calore e più energia in gioco, sul Mediterraneo e ancora più nello specifico in-Romagna, dove finora non abbiamo avverito alcuna gelata.
Questa situazione porta con sé il rischio di acquazzoni, inondazioni, gradinate, fenomeni violenti anche nel riminese.
È sempre molto difficile fare previsioni precise ma il rischio esiste ed è elevato”.
Le previsioni meteo sono diventate una moda, i siti (e le pagine Facebook) proliferano ma non sempre ci azzeccano.
Come muoversi in questa giungla? A chi prestare fede?
“Per previsioni meteo le più attendibili possibili, il comnsiglio è prestare molta attenzione a quei siti che tendono a spingere troppo, e troppo in anticipo, sulle previsioni perché tendenzialmente sono siti acchiappa-clik, puntano cioè più al profitto che alla qualità delle previsioni.
Invito a seguire piccole pagine locali, come meteomarreno, meteorimini o comunque pagine regionali che hanno più a che fare con le previsioni che con la pubblicità”.