Presentata al Teatro Galli la 43ª edizione che si svolgerà alla Fiera di Rimini dal 20 al 25 agosto. La relazione sul tema centrale 2022 sarà tenuta dal cardinal Matteo Maria Zuppi
Un evento che sa avvertire i caratteri del Paese nell’economia, nella politica e nella società: il Meeting è anche questo. Arrivato alla sua 43ª edizione, metterà di nuovo l’uomo al centro, tra il 20 e il 25 agosto prossimi, mostrando uno scorcio globale tra i muri della Fiera di Rimini.
Lo scorso 15 luglio, nella Sala Ressi del Teatro Galli di Rimini, è andata in scena la consueta presentazione dei convegni e degli spettacoli, alla presenza del presidente della Fondazione Meeting, Bernhard Scholz; del vice ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Marina Sereni; di Claudio Formisano, presidente del Sistema nazionale Orchestre e cori Giovanili e infantili e, infine, del sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad.
Una passione per l’uomo, è questo il titolo scelto per l’edizione 2022: frase pronunciata da don Giussani nel 1985; che quest’anno, ricorrendo il suo centenario di nascita, non può che suonare ancora meglio. Ma anche per la situazione in cui il mondo sta versando: impegnato tra carestie, guerre e crisi politiche.
Lo sottolinea anche il presidente Bernhard Scholz (nella foto a lato).
“La passione per l’uomo diventa amore per la conoscenza e l’educazione, e senza di queste non si può parlare di pace: bisogna crescere insieme nel dialogo conciliandosi tramite conoscenze condivise”.
Una doverosa premessa per introdurre gli incontri e i temi centrali di questa edizione.
“Educazione e tematiche legate alla guerra che ci attanaglia in questi tempi, saranno i principali spunti per farci riflettere” continua Scholz “ascolteremo testimonianze dall’Ucraina, dalla Russia, dal Medio Oriente e dall’Africa. Confronto aperto sui temi del nostro futuro come il Pnrr, la transizione ecologica, la sanità, la famiglia e la scuola. Centralità al concetto di libertà, che verrà sviscerato trasversalmente in ogni incontro, quella libertà che ci permetta di scegliere davanti al bivio della rassegnazione o dell’essere protagonisti delle difficoltà della vita”.
Meeting: Forza, giovani!
Un Meeting che incoraggia le giovani generazioni ad essere partecipi dell’avvenire, partendo dai tremila volontari che rendono possibile il tutto, in una città, quella di Rimini, che dentro se stessa porta stretta le radici di questo evento, ma si affaccia perfettamente sullo scenario globale.
“Il Meeting non potrebbe essere altrove se non qui” il sindaco Jamil Sadegholvaad riprende le parole di Scholz e continua “il Meeting è patrimonio della città di Rimini e coincide con la sua storia: è questo il motivo per il quale da quasi mezzo secolo siamo ancora qui a rafforzare il confronto tra le diverse culture in piena libertà, credendo con determinazione nel dialogo”.
Arrivano lo stesso le parole dal presidente della Regione Emilia- Romagna Stefano Bonaccini, anche se non di persona per impegni istituzionali.
“Il Meeting è un appuntamento estivo di confronto e riferimento e condivido la scelta di aver messo al centro di questa edizione l’uomo.
Dopo due anni e mezzo di pandemia, nel pieno del dramma di una guerra in Ucraina e davanti a un futuro in cui le incertezze aumentano, abbiamo bisogno di rimettere al centro la persona. La politica è chiamata a sfide di eccezionale importanza. Da un lato gli inevitabili cambiamenti legati alla transizione ecologica, non più rinviabili se vogliamo avere una speranza di salvare il nostro pianeta, e le opportunità che derivano dalle nuove tecnologie digitali e dall’intelligenza artificiale, non senza rischi. Dall’altro, una società sempre più frammentata, con un forte bisogno di punti di riferimento e risposte concrete”.
Altra tematica di spicco quella della cooperazione internazionale, che farà da protagonista nel Padiglione Internazionale, dove si parlerà di insicurezza alimentare, argomento centrale di questi tempi come spiega il vice ministro, Marina Sereni.
“ Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, il discorso alimentare è diventato centrale, essendo quest’ultima una grande produttrice di grano di esportazione per molti Paesi”.
Il tema alimentare visto sotto forma di insicurezza e mancanza, partendo dagli avvenimenti presenti, quelli che sentiamo ogni giorno al telegiornale e dialogando con gli attori della cooperazione e dello sviluppo internazionale. Per Marina Sereni è motivo di orgoglio poter ristabilire per il secondo anno consecutivo la sua partnership con il Meeting: “Questo evento ci consente di comunicare e dialogare sui progetti di cooperazione, raccontando di tutte quelle persone che ricercano e portano la giustizia e i diritti umani per il mondo”.
Spettacoli e non solo
Spazio anche alla musica grazie a Claudio Formisano che porterà in scena, il 21 agosto, i ragazzi dell’Orchestra Giovanile Giuseppe Sinopoli al Teatro Galli. Durante la presentazione ha voluto introdurre e spiegare il suo progetto rivolto ai ragazzi: “Tutto parte dall’amore per i giovani che sono senza dubbio il futuro, cercando quelle realtà disagiate per le strade italiane e aiutando i ragazzi tramite la musica ad uscire da quelle società troppo ‘strette’.
La musica permette alle persone di condividere e stare assieme” continua Formisano “ed è per questo motivo che vi è un’estrema similitudine tra l’associazione ed il Meeting”.
Un Meeting che dunque rinnova la sua partnership con il Comune di Rimini, la Camera di Commercio del territorio, la Sagra Malatestiana e la Regione Emilia Romagna; riconfermata la collaborazione con la Repubblica di San Marino.
Dal 18 luglio sarà possibile prenotarsi per assistere ai vari congressi e dal 1 agosto alle mostre. Tra gli ospiti annunciati il premier Mario Draghi, sempre che il Governo non cada prima, il ministro degli Esteri, Luigi di Maio e il Commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni.
Federico Tommasini