Da sessant’anni, nel cuore turistico di Miramare, a pochi metri dalla spiaggia e in mezzo alla selva di case e alberghi, c’è un luogo dedicato alla Vergine Maria. È stato l’ultimo regalo di don Domenico Masi alla comunità per la quale ha speso la vita.
Non sappiamo come e quando nell’animo di don Domenico si fece strada l’idea di erigere nello spazio a fianco dell’Istituto delle Sorelle dell’Immacolata una Grotta che riproducesse quella di Lourdes. Conosciamo però la devozione del sacerdote corianese trapiantato a Miramare per l’Immacolata, e sappiamo pure del suo rammarico per esser arrivato tardi alla realizzazione, perdendo così… molte Ave Maria.
Un biografo scrive che la Grotta è stata forse un modo per sciogliere un voto fatto da don Masi in una delle tante vicende di cui fu protagonista. Certo era forte in lui il desiderio di offrire alla venerazione degli abitanti di Miramare e degli ospiti che in estate affollano le spiagge un’oasi di sosta, di spiritualità, di preghiera, che avesse al centro la Vergine Maria. È stato l’omaggio di un figlio che vuole offrire l’abbraccio della Madre a tutti i fratelli uomini. Con la realizzazione della Grotta di Lourdes, il sacerdote voleva porre in modo definitivo Miramare e i suoi ospiti estivi sotto la protezione materna della Madonna.
La Provvidenza ha poi voluto che nel 2020, le Sorelle dell’Immacolata – la congregazione religiosa da lui fondata e che da Rimini si è ‘irradiata’ in tutti i continenti – aprissero una casa proprio a Lourdes, vicino alla Grotta, quella originale. Quasi un cerchio che si chiude: La Grotta di Miramare è assolutamente originale. Verrebbe da dire che è quasi una piccola piazza, sul fondo della quale si staglia una monumentale riproduzione della Grotta di Massabielle dove nel 1858 la Madonna apparve ad una ragazzina di nome Bernadette Soubirous rivelandole di essere l’Immacolata Concezione.
Nessuno, percorrendo la litoranea o il viale parallelo, immaginerebbe mai, imboccando la viuzzache li collega, di trovarsi all’improvviso di fronte ad un luogo di incontro dove una statua della Madonna invita alla preghiera. Forse qualcuno ha scoperto quella discreta e imponente presenza seguendo il ritmo di un rosario che nelle serate estive puntualmente viene recitato. Anzi, più di qualcuno.
Dal 1962 in poi, migliaia di persone, da maggio a settembre, hanno sostato in preghiera davanti alla Madonna, Per chiedere una grazia, per ringraziare della sua materna protezione, per affidare una persona cara.
La Grotta è stata inaugurata con due giorni di festeggiamenti il 19 e il 20 maggio 1962, quando don Domenico era già provato dalla malattia che dopo due anni lo avrebbe ricondotto alla casa del Padre. Ci fu una solenne celebrazione presieduta dall’allora vescovo di Forlì, monsignor Paolo Babini. E quest’anno, a celebrare il sessantesimo anniversario dalla sua edificazione, scenderà da Forlì l’attuale vescovo monsignor Livio Corazza, che sabato 9 luglio alle 20,30 rinnoverà la consacrazione del popolo di Miramare alla Vergine.