Cittadino Vescovo. Potremo chiamare così mons. Francesco Lambiasi dopo il 19 maggio, quando al Teatro Galli, alle ore 18, il Sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad gli conferirà la Cittadinanza onoraria.
Era già accaduto a mons. Emilio Biancheri e più di recente a mons. Mariano De Nicolò. Per il vescovo Francesco è un riconoscimento importante e gradito: “Il conferimento della cittadinanza onoraria mi colma il cuore di sincera gratitudine e mi stimola il ricordo del primo giorno che misi piede in piazza Cavour, ormai nel lontano 15 settembre 2007, come nuovo Vescovo della nostra Diocesi.
L’abbraccio caloroso delle tantissime persone che affollavano in quel giorno la piazza del Municipio mi è rimasto stampato nel cuore come un graditissimo messaggio di benvenuto, accompagnato dall’augurio di una lunga permanenza e di un auspicabilmente fecondo servizio.
Sinceramente posso dire che in questi anni di ministero mi sono sempre sentito un ‘riminese’ di fatto. Ma ora lo divento anche ‘di diritto’.”
Quindici anni di servizio appassionato, vissuto nel continuare a proporre valori cristiani che lui riconosce e proclama profondamente umani, sintetizzati nella formula che ama ripetere: “ Non c’è vita più umana di una vita veramente cristiana”.
Questo gli ha permesso di toccare negli anni tutti i temi della vita cittadina, soprattutto quelli più delicati e fonte di difficoltà, nel rispetto, naturalmente, dei ruoli e delle competenze.
Arrivando a Rimini chiese a don Oreste di aiutarlo in questa attenzione e il santo sacerdote gli fece lo scherzo di morire pochi mesi dopo, ma certamente, dal cielo, ha illuminato gran parte del suo ministero episcopale, indicando nell’attenzione ai più poveri, tipica della Chiesa conciliare, la strada di tante scelte che monsignor Lambiasi ha operato o favorito.
L’onorificenza dell’Amministrazione lo accomuna ora a Sergio Zavoli e Arnaldo Pomodoro, Margherita Zoebeli e Tonino Guerra.
Una bella compagnia, ma non folta: in 55 anni, solo 15 volte il Consiglio comunale ha attribuito la cittadinanza onoraria. “ Monsignor Lambiasi è stato un vescovo contemporaneo – è il sindaco Jamil Sadegholvaad a spiegare i motivi che hanno portato a questa scelta – ha sempre avuto un linguaggio adeguato e si è sempre schierato dalla parte dei più deboli, una persona eccezionale che ha vissuto a Rimini 15 anni difficili, complicati”: dalle crisi finanziarie alla pandemia fino alla insensata, drammatica guerra in corso in Ucraina.
Cittadino Vescovo, siamo contenti di averti avuto come compagno di questo cammino.