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Lo zoo di vetro alla Regina di Cattolica

Prosegue la stagione teatrale del Teatro della Regina di Cattolica: venerdì 28 gennaio (ore 21.15) va in scena Lo zoo di vetro, del celeberrimo drammaturgo e sceneggiatore statunitense Tennessee Williams, con l’adattamento e la regia a cura di Leonardo Lidi, prodotto da LAC Lugano Arte e Cultura.
Vincitore della sezione College che la Biennale Teatro di Venezia dedica ai giovani registi under 30, Leonardo Lidi ha debuttato con Lo zoo di vetro, prova registica importante di cui firma anche l’adattamento drammaturgico. Opera teatrale del celeberrimo Tennessee Williams, la storia, dalla chiara impronta autobiografica, racconta le vicende della famiglia Wingfield composta dalla madre Amanda e dai suoi due figli, Tom e Laura, ragazza timida e claudicante. Abbandonata dal marito, Amanda deve affrontare le difficoltà, i timori e le ansie che le derivano dal desiderio di assicurare un futuro sereno ai suoi figli. Una storia che è entrata a fare parte della memoria di tutti noi anche grazie a numerose versioni cinematografiche; una tra tutte quella che Paul Newman diresse nel 1987 di cui furono protagonisti Joanne Woodward e John Malkovich.

È come se stessi affrontando un divertito viaggio personale attraverso le famiglie del Teatro. – dice il regista Leonardo Lidi – Dopo aver recitato negli Atridi in Santa Estasi di Antonio Latella il ruolo del padre Agamennone e dopo aver messo in scena Spettri di Ibsen e il focolare della famiglia Alving alla Biennale Teatro di Venezia, mi sembrava il momento di bussare alla porta di un’altra Casa fondamentale per il mio percorso formativo: i Wingfield.
Lo zoo di vetro, il testo più autobiografico di Tennessee Williams, mi permette di continuare questa ricerca tra le dinamiche più basilari ed elementari del nostro inizio e di farlo in maniera attiva, scomponendo e toccando senza preoccupazioni l’universo proposto dall’autore. Come si muove la famiglia nel tempo? Come si sposta il teatro tra i secoli? Il dramma borghese necessita di limiti dettati (anche) dall’amore e analizzare di volta in volta lo spessore delle pareti che ci circondano resta il mio interesse prioritario in questa esperienza registica. Tom/Tennessee, come suo padre, apprende l’arte del fuggire, ma rimane comunque ingabbiato in un album di fotografie, vive costantemente in un limbo tra i tempi e l’unica cosa che può fare per tentare di progredire e di raggiungere un nuovo luogo è raccontare al pubblico un pezzo della propria storia. Ma dove andiamo, quando camminiamo nel buio del futuro?.

Il prossimo appuntamenti della Stagione Teatrale cattolichina è in programma giovedì 10 febbraio, al Teatro della Regina, con Un bès – Antonio Ligabue, di e con Mario Perrotta, produzione Teatro dell’Argine.