Dal referendum 2011 al futuro del servizio idrico. Amir spa si interroga a Rimini su “Acqua pubblica: perché sì, perché no”. Un convegno a tre voci per tenere alta l’attenzione sul servizio idrico. Appuntamento al Museo della Città di Rimini (Sala del giudizio), alle ore 17: interverranno un economista autore di libri in materia, un rappresentante del mondo delle imprese e il portavoce del forum dei movimenti per l’acqua. Il convegno, a dieci anni di distanza, prende spunto dal referendum 2011, e si propone come occasione di aggiornamento informativo e dibattito, a partire dal confronto tra posizioni e prospettive diverse.
“Teniamo alta l’attenzione sul settore, soprattutto ora che con il Pnnr si aprono nuovi scenari” è l’auspicio dell’amministratore unico di Amir, Alessandro Rapone (nella foto ©Giorgio Salvatori). A lui il compito di aprire l’incontro con un saluto. Amir è l’azienda pubblica che da oltre 50 anni costituisce un punto di riferimento per la rete idrica in larga parte della provincia di Rimini. L’introduzione è invece affidata al professor Antonio Massarutto, docente del Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche – Università di Udine, direttore di ricerca presso l’Istituto di Economia e Politica dell’Energia e dell’Ambiente dell’Università Bocconi di Milano. Tra le sue numerose pubblicazioni in materia Privati dell’acqua? Il servizio idrico in Italia (Il Mulino, 2011), libro dato alle stampe proprio nell’anno del referendum e di cui Amir farà omaggio ai presenti all’incontro fino ad esaurimento scorte.
A seguire gli interventi di Giordano Colarullo, direttore generale Utilitalia, in rappresentanza del mondo delle imprese impegnate nel settore, e di Corrado Oddi, portavoce del Forum italiano movimenti per l’acqua, riunitisi attorno al principio dell’acqua quale bene comune. Modera la giornalista Natascia Ronchetti, contributor at Il Sole 24 ORE.
Tre voci, tre voci diverse, “ciascuna portatrice di esperienze di primo piano. Si tratta di attenti osservatori delle dinamiche del settore, conoscitori della legislazione in materia e della complessità del servizio. Cercheremo di capire insieme a loro cosa ne è stato della battaglia del 2011 e quale sia oggi la direzione da intraprendere per garantire un futuro al servizio idrico – anticipa Rapone – Al di là delle singole posizioni, credo di poter dire che tutti noi condividiamo una grande attenzione e anche una sincera passione per il mondo dell’acqua, destinato ad acquisire sempre maggiore importanza economica e sociale”.
“Con questo convegno, così come con i precedenti – sottolinea inoltre Rapone – Amir prosegue il suo investimento informativo per la valorizzazione di un sistema essenziale, sistema inteso sia come servizio strategico (acquedotto, fognatura e depurazione) che come comparto industriale. Soprattutto ora che con i finanziamenti europei per il PNNR si aprono nuovi scenari da monitorare è bene che l’opinione pubblica sia informata sui meccanismi che regolano e governano il comparto. Sempre tenendo conto che l’acqua è pubblica, così come lo è l’infrastruttura che viene sostenuta con le bollette pagate dagli utenti, a fronte di un servizio che in alcune regioni d’Italia, tra cui la nostra, raggiunge performance di assoluta eccellenza”.
Per partecipare all’incontro pubblico, che si svolgerà nel rispetto delle normative anti Covid, occorre confermare la presenza all’indirizzo mail ufficiostampa@amir.it oppure ai numeri di telefono 0541.799350 – 775302.
“Per quanto ci riguarda – conclude l’amministratore unico di Amir – la rotta da seguire non può che essere quella di un aumento degli investimenti, di cui l’idrico ha sempre particolare bisogno, mantenendo un’organizzazione propriamente industriale del servizio e preservando il ruolo strategico della regolazione nazionale e regionale.