Il 43mo Meeting per l’amicizia fra i popoli avrà per titolo “Una passione per l’uomo”, e si terrà nella Fiera di Rimini dal 20 al 25 agosto 2022.
L’annuncio arriva dagli organizzatori mentre è in corso la giornata finale dell’edizione 42, dal titolo 2Il coraggio di dire «io»”. Tra i tanti appuntamenti, un incontro sulla cura, la salute e la vicinanza al tempo dell’emergenza sanitaria, ma anche il premio Nobel per la Fisica 2020 Reinhard Genzel sul tema dei buchi neri supermassivi. E ancora la finale del Meeting Music contest all’Arena Lido di Rimini.
I numeri del Meeting 2020. Oltre 250mila persone hanno seguito gli incontri del Meeting in diretta e sui nostri canali digitali. A questi numeri vanno aggiunte le 74mila visualizzazioni giornaliere solo per il Talk “Il lavoro che verrà” e le 66 dirette relative a 36 eventi Meeting su tv nazionali e le web tv dei principali quotidiani italiani. Circa 80mila persone sono entrate in Fiera durante la manifestazione seguendo scrupolosamente il protocollo anticontagio, essendo in possesso del green pass o sottoponendosi al tampone rapido.
Come già nel Meeting del 2020 – che si è svolto come “edizione speciale” prevalentemente in streaming – anche quest’anno più di 70 incontri sono stati trasmessi in forma digitale e televisiva con traduzione diretta in inglese e spagnolo. In più di 20 Paesi si sono realizzati incontri collegati al Meeting di Rimini.
“La 42ª edizione del Meeting di Rimini ha aperto l’orizzonte di una ripartenza possibile e sostenibile, incoraggiando un’assunzione di responsabilità personale di fronte alle sfide del nostro tempo. – è il commento degli organizzatori – Il titolo ‘Il coraggio di dire «io»’ ha sollecitato la riflessione sull’iniziativa del singolo come origine di una socialità più solidale e l’urgenza delle domande esistenziali come fonte di relazioni più vere e di dialoghi più aperti ad un arricchimento reciproco. Con gratitudine è stato accolto l’invito del Santo Padre al dialogo e alla testimonianza e nei dibattiti è stato ripreso il richiamo del Presidente della Repubblica al legame fra libertà e responsabilità per il bene comune pronunciato durante l’evento inaugurale. La tragedia dell’Afghanistan è stata al centro di numerosi incontri, evidenziando come la libertà e la democrazia siano tutt’alto che scontate e che la loro difesa dipende da un lato dall’educazione e dal coraggio civile di un popolo e dall’altro da un contesto geopolitico capace di contenere le minacce più violente rispettando le identità culturali e religiose”.
Infine i 1.700 volontari più i 250 del pre-Meeting hanno dato testimonianza del titolo del Meeting costruendo e mettendo in opera questo evento con una professionalità che è prima di tutto espressione di gratuità, di attenzione e di cura.