Quattro serate dedicate alla parola, otto appuntamenti per un elogio della parola, con grandi ospiti dal mondo della letteratura, della musica, del cinema, della radio: da Pif a Marco Mengoni, da giuliano Sangiorgi a Gloria Campaner. È il format della nuova rassegna Biglietti agli amici , in programma a Rimini dal 21 al 24 luglio, in cui la città ritorna ad ascoltarsi, dal vivo. Il nuovo festival nasce infatti per celebrare il potere del racconto orale come fulcro di una trasformazione contemporanea. Le nostre corde vocali – la radio, la poesia, il canto, la lettura, la recitazione, l’informazione – non sono soltanto uno strumento, ma anche casse di risonanza che esprimono ciò che siamo e ciò che diventeremo. Uno sguardo al futuro, partendo da questa forza antica che è il suono della nostra presenza.
Biglietti agli amici prende il titolo dall’omonima opera di Pier Vittorio Tondelli, in cui la letteratura inseguiva le persone cui si voleva dire qualcosa che cambiasse il loro destino. “E prosegue il percorso iniziato con ‘E la chiamano Rimini’ e ‘Ora’ – fa presente l’assessore alla Cultura, Giampiero Piscaglia – prima era la musica e il teatro, ora la parola”.
Il festival racconta attraverso incontri e performance di grandi artisti alla Piazza sull’Acqua. I posti, però, sono già tutti esauriti, prenotati non appena sono stati messi a disposizione del pubblico. E non ci sarà neppure una diretta streaming.
Biglietti agli amici si apre mercoledì 21 luglio con “Le voci che ho”: Marco Missiroli, scrittore riminese finalista Premio Strega 2019, dialogherà con Marco Mengoni, il cantautore che immagina una nuova bellezza per il mondo. L’incontro si terrà alla Piazza sull’acqua alle ore 21. La musica resta protagonista anche alle 22, quando La piazza sull’acqua ospiterà “I preludi di Chopin: il viaggio di Gloria Campaner”. In esclusiva per Rimini la pianista concertista di fama internazionale Gloria Campaner, in occasione dell’uscita del nuovo disco Warner, racconterà e suonerà i ventiquattro preludi di Chopin.
Giovedì 22 luglio, alle 21, l’incontro “Le voci di Rimini: Federico Fellini, Pier Vittorio Tondelli, Marco Pesaresi, Tonino Guerra, Secondo Casadei, La Gradisca” a cura di Marco Missiroli e introdotto dal sindaco Andrea Gnassi. Rimini è una voce che ha raccontato l’arte e un’Italia che non ha mai smesso di sognare. La magia di Federico Fellini e la poesia di Tonino Guerra, la malinconia allegra di Pier Vittorio Tondelli e l’iconicità dolente di Marco Pesaresi, fino al tip tap dell’anima di Secondo Casadei. Un modo unico di dire Amarcord, che significa vita.
Da una città che ha accolto e ispirato molte storie ad un uomo che ne ha ascoltate tante, alle 22 Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, conduttore televisivo, autore televisivo, sceneggiatore, regista, scrittore, attore e conduttore radiofonico incontrerà la giornalista Cecilia Sala, autrice del podcast e del libro Polvere, sul caso Marta Russo. Con la sua inconfondibile voce, Pif ha raccontato storie di eroi solitari, di battaglie infinite, di persone che sacrificano le loro vite. Sarà a loro che darà voce, ancora una volta, in questo incontro intitolato “La voce della battaglia”, raccontando le sue molteplici sfaccettature e il suo percorso artistico.
Venerdì 23 luglio, alle ore 21, gli appuntamenti si spostano nel centro storico, al Chiostro degli Agostiniani, musica, letteratura e amore per i libri saranno i protagonisti dell’incontro “Il tempo di una voce”: una conversazione tra Giuliano Sangiorgi, cantautore, polistrumentista e fondatore dei Negramaro, e lo scrittore e autore televisivo Matteo B. Bianchi, voce e creatore del podcast Copertina.
A seguire, alle ore 22, sarà la volta di “Voci dalle tenebre”, una conversazione tra il Premio Strega Nicola Lagioia e l’attivista, opinionista e scrittrice Vladimir Luxuria.
Saranno due autrici, due narratrici a chiudere – sabato 24 luglio, alle 19:30, alla Piazza sull’acqua – questa prima edizione di Biglietti agli amici. In “Diamo voce a tutte le Morgana” Michela Murgia e Chiara Tagliaferri faranno parlare le donne controcorrente, strane, pericolose, esagerate, difficili da collocare.
“Non poteva che essere Rimini il luogo di questo ‘incontro tra amici’ che riflette sul sulle parole. La parole cambiano gli usi di un luogo. – dice Andrea Gnassi – Pensiamo ad esempio alla piazza sull’acqua, dove si svolgerà la maggior parte degli incontri di questo festival. Rimini è la città che più sta investendo sul ritorno alla forza della relazione umana contro la meccanica oppressione dell’algoritmo, realizzando piazze, luoghi di cultura e di incontro là dove sino a ieri c’era solo il rumore assordante”. (r.c.)