Un impegno per l’ambiente e per la comunità a tutto tondo. “Nato dal mare”, si potrebbe dire, e con gli anni esteso al vasto panorama delle attività di protezione civile, senza mai dimenticare l’importanza di stimolare l’attenzione sui temi del rispetto dell’ambiente.
È questa la storia e la natura di Volontari Soccorso in Mare, associazione riminese presente in città dai primi anni 2000 che oggi conta circa 60 persone, tra operatori di protezione civile e sostenitori ( www.vsmrimini.it). Una realtà molto preziosa a Rimini, soprattutto in questi mesi, grazie al loro grande servizio presso l’hub vaccinale della Fiera di Rimini. Il racconto dell’associazione da parte del Presidente Angelo Comuniello.
Angelo, partiamo dall’inizio.
“L’associazione nasce agli inizi del Duemila come espressione della volontà di alcuni soci, che svolgevano attività di protezione civile in ambito nautico e subacqueo, di creare un gruppo che si distinguesse e avesse una propria identità rispetto a quelle che erano già presenti sul territorio. Si crea così questo primo gruppetto di persone che nei primi anni ha cambiato nome e forma diverse volte, finché nel 2005 non ha acquisito l’identità che ha ancora oggi, prendendo il nome di Volontari Soccorso in Mare”.
Di cosa si occupa, nello specifico?
“Fin dalla nascita l’indirizzo dell’associazione è prettamente nautico e subacqueo, che poi si estende a tutto ciò che concerne il mare a 360 gradi: attenzione e sensibilizzazione su temi come la tutela dell’ambiente, della fauna e degli ecosistemi”.
Una realtà che ha due anime, dunque: protezione civile e sensibilizzazione sui temi ambientali. Partiamo dalla prima.
“Col passare degli anni, Volontari Soccorso in Mare ha allargato molto i propri orizzonti, passando da un impegno prettamente nautico a forme di attività di protezione civile a tutto tondo. Ad oggi, infatti, possiamo dire di essere tra le associazioni di protezione civile più complete presenti nella zona, perché ci occupiamo di soccorso alluvionale, infangamenti, terremoti e tanto altro, escludendo solo ed esclusivamente le attività cinofile. Il tutto collaborando con tutti gli enti territoriali”.
Passiamo all’altra anima di Volontari Soccorso in Mare: l’attenzione ai temi dell’ambiente. Quali attività mettete in campo da questo punto di vista?
“Purtroppo ultimamente siamo davvero poco attivi in questo senso, a causa dello scoppio della pandemia che ci ha bloccato notevolmente. Siamo riusciti, però, a mantenere viva la nostra costante collaborazione con realtà del territorio impegnate su questo fronte, come Legambiente, WWF, il CNR o la Fondazione Cetacea, con le quali facciamo rete da tempo.
“Proprio con queste realtà, di recente, abbiamo organizzato delle attività di sensibilizzazione in occasione della Giornata degli Oceani dello scorso 8 giugno, soprattutto per quanto riguarda il tema delle plastiche e delle microplastiche. Con Fondazione Cetacea, inoltre, collaboriamo nelle attività di liberazione delle tartarughe mentre con il CNR diamo il nostro supporto nella manutenzione e nel monitoraggio della boa che hanno al largo di Rimini per la raccolta dei dati sui quali svolgono le loro analisi”.
Realizzate anche progetti nelle scuole, o comunque attività educative con i più piccoli?
“In passato abbiamo collaborato con le realtà del territorio e ne abbiamo supportato le attività svolte nelle scuole dell’Istituto ‘Marvelli’, soprattutto per quanto riguarda la divulgazione sui temi del mare: siamo andati con i nostri subacquei a parlare del mondo marino e, in altre occasioni, con i nostri soccorritori alluvionali per spiegare come si interviene in caso di emergenza causata da alluvioni. Siamo sempre disponibili a questo tipo di attività”.
Da realtà così attiva e presente da tanti anni sul territorio, come giudicate la risposta della cittadinanza ai temi ambientali? C’è una sensibilità diffusa?
“Sì, soprattutto tra i giovani. Le nuove generazioni sono molto attente a questi temi, perché sanno benissimo che il mondo del futuro è il loro, e vogliono prendersene cura. Inoltre, un grande ruolo è quello giocato dai giovanissimi e dai bambini: con il loro entusiasmo e la loro attenzione, infatti, sono in grado di sensibilizzare in modo decisivo i propri genitori, il mondo degli adulti che tendenzialmente è un po’ più distante da questi argomenti. I bambini hanno la giusta cocciutaggine per ‘rompere le scatole’ a casa, stimolando in modo naturale i propri genitori a una maggiore attenzione al tema ambientale e scardinando un po’ di cattive abitudini. Hanno un ruolo importantissimo”.
Volontari Soccorso in Mare è molto attiva, come detto, nel mondo della protezione civile. Che impegno significa per voi in epoca Covid-19?
“Un grandissimo impegno. Ci siamo messi a disposizione fin dai primissimi momenti dello scoppio della pandemia: abbiamo collaborato intensamente con la struttura comunale di protezione civile, nella fase acuta aiutando nella distribuzione dei pasti e, negli ultimi mesi, garantendo la continuità di servizio nell’hub vaccinale presso la Fiera di Rimini. Ci siamo rimboccati di più le maniche e siamo andati avanti per garantire il servizio migliore possibile, di supporto e aiuto all’immenso lavoro degli operatori sanitari dell’Ausl, che non dobbiamo mai dimenticarci di ringraziare. Un impegno, il nostro, che continua ancora oggi, e che va sempre di pari passo con i nostri interventi di protezione civile, perché le emergenze, purtroppo, continuano ad esserci. Un lavoro molto intenso, ma che viene molto apprezzato e che certamente continuiamo a portare avanti con impegno e soddisfazione”.