Home Top News Coni, Malagò “Presenterò il mio programma al consiglio elettivo”

Coni, Malagò “Presenterò il mio programma al consiglio elettivo”

ROMA (ITALPRESS) – “I candidati avranno uno spazio dedicato ai programmi nel giorno delle elezioni. Io racconterò per bene i miei desideri e quello che cercherò di fare in caso di rielezione ai colleghi del consiglio nazionale. Ci ho lavorato molto e penso sia importante che lo sentano per primi, così avranno un giudizio su tutto”. Lo ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malagò, parlando delle elezioni in programma il 13 maggio a Milano. “Sui programmi degli altri non mi permetto di dare giudizi, è evidente che ho delle mie opinioni ma fin dal primo giorno sono rispettoso di tutte le candidature”, ha aggiunto il numero uno dello sport italiano a margine del convegno “Lo sport come motore della rinascita economica e sociale in Italia ed in Europa”, organizzato al Salone d’Onore del Coni. Per quanto riguarda invece il rapporto con la Figc, “chi mi ha preceduto in passato ha sempre cercato un dialogo tra il Coni e la Federcalcio per ovvi motivi. Non sarebbe di buonsenso il contrario: la cosa più ovvia è restare compatti, uniti e presentarsi in piena sintonia e complicità con il mondo del calcio, perchè dividersi sarebbe un errore mortale. Gravina vicepresidente del Coni in caso di mia rielezione? Me lo hanno chiesto in tanti a livello privato e oggi lo dico anche in pubblico: non ho preso impegni con nessuno, nessuna cambiale o parole. Mi sembra sacrosanto vedere prima le risultanze delle elezioni”. A proposito di calcio, però, Malagò non può esimersi dal commentare l’arrivo annunciato di Mourinho alla Roma. “Per il calcio italiano il ritorno di Mourinho è una grande cosa perchè il personaggio è di fama planetaria e vuole investire professionalmente nel nostro Paese. E’ come se arrivasse un grande giocatore, dà fiducia al calcio italiano. Un ritorno di Totti e De Rossi nel club giallorosso? Come è successo con il Milan e Maldini e con l’Inter e Zanetti, credo che le squadre debbano cercare di aggregare chi ha fatto la storia perchè è un valore aggiunto, ma soprattutto è quello che la piazza e i tifosi vogliono”.
(ITALPRESS).