Descrizione
Alla fine del Seicento tanto l’arciprete della vecchia Pieve quanto il rettore della sua modesta succursale in paese (Sant’Agata) compresero che l’organizzazione parrocchiale era inefficiente e andava cambiata, e proposero al Generale Consiglio di Santarcangelo di attivarsi per costruire in paese una moderna e grande chiesa che permettesse un maggior contatto del parroco con la gente, che racchiudesse e riordinasse le numerose devozioni popolari disperse nei vari piccoli oratori e soprattutto che rappresentasse adeguatamente l’importanza di Santarcangelo: insomma il paese aveva bisogno di una grande chiesa in cui riconoscersi e farsi riconoscere.
La nuova chiesa riuscì spaziosa e di grande bellezza, perfettamente adeguata ai desideri e alle richieste del clero, della municipalità e della gente comune…
Disponibile anche la versione in inglese