Essere indipendenti, contribuire alla società, avere un proprio reddito, apprendere nuove competenze, conoscere nuove persone e sentirsi apprezzati. Le persone con sindrome di Down o disabilità intellettiva vogliono lavorare per le stesse ragioni di chiunque altro. Ma la maggior parte di loro deve affrontare barriere e pregiudizi, mancanza di opportunità, basse aspettative e stereotipi.
A sfatare i pregiudizi sulle loro potenzialità e i benefici della inclusione lavorativa sono le storie e le esperienze di aziende, datori di lavoro e giovani e adulti impiegati. Ogni persona con la sindrome di Down o disabilità intellettiva ha la capacità di lavorare secondo le sue possibilità.
L’obiettivo è trovare un ruolo che si adatti ad ogni individuo, in modo da poter svolgere il proprio lavoro con successo: quando viene data la giusta opportunità è possibile raggiungere grandi risultati e avere un impatto positivo sui colleghi, sulla soddisfazione del cliente, sulla cultura e sulla motivazione di tutta l’azienda. La diversità rafforza tutti i luoghi di lavoro. Un circuito virtuoso che fa crescere l’intera società.
Antonella Falugiani, presidente di CoorDown, sottolinea come «Con la campagna “The Hiring Chain” vogliamo invitare tutti – aziende, cittadini, istituzioni – a dare maggiori opportunità di lavoro e a conoscere da vicino i benefici dell’inclusione. Il lavoro, per le persone con sindrome di Down, è importante come lo è per ognuno di noi. Si tratta di assicurare un diritto fondamentale che è anche un bisogno umano, identico per ogni individuo.
Il lavoro è una base importante per la crescita, del diventare adulti, per la realizzazione della propria vita, per vivere in autonomia e avere le opportunità che tutte le persone che lavorano hanno. Così come è importante studiare, così lo è il passaggio nel mondo del lavoro, perché permette di riconoscere il valore delle persone e di avere nuove relazioni sociali, la base economica che dà il lavoro aiuta la costruzione dell’indipendenza e delle relazioni affettive.
Assicurare pari diritti e dignità nel lavoro a tutte le persone con sindrome di Down vuol dire dare la possibilità di costruire il futuro».
La nostra catena
Lavoro possibile non significa lavoro scontato. Le abilità necessarie per potere affrontare con successo una esperienza di lavoro vanno costruite con cura e richiedono tempo.
Da vari anni Crescere Insieme OdV ha attivato percorsi di formazione e inserimento lavorativo per persone con sindrome di Down o disabilità intellettiva.
Tante le realtà che si sono messe in gioco con noi in questi anni: il Bagno 26 e l’annesso ristorante Tiki di Rimini, la Cooperativa Il Millepiedi di Rimini con il progetto “Milleorti per la città”.
Tante anche le aziende che si sono messe in gioco in quella che, a tutti gli effetti, è stato l’avvio della nostra “catena delle assunzioni”.