“Un cane non se ne fa niente di macchine costose, case grandi o vestiti firmati. Un bastone marcio per lui è sufficiente. A un cane non importa se sei ricco o povero, brillante o imbranato, intelligente o stupido, se gli darai il tuo cuore, lui ti darà il suo”.
Non è solo lo scrittore John Grogan a pensarlo e a spiegarlo all’interno del suo libro Io e Marley, sembra anzi che queste parole rispecchino l’idea di molti, moltissimi.
Quattro zampe, una coda, un batuffolo di peli: sono ingredienti sufficienti per una relazione di affetto, amore e fedeltà con il proprio animale domestico.
Relazioni, oggi, molto diffuse in tutta Italia. E Rimini non è da meno: i dati provenienti dall’Anagrafe Canina del Comune riminese, la quale ad oggi registra 24.000 iscrizioni, sembrano dimostrarlo in modo inequivocabile.
Ma da dove nasce un rapporto di affetto così intenso tra le persone e gli animali domestici? Cosa spinge a integrare nella propria famiglia un animale d’affezione? Quali responsabilità comporta e quanto è diffusa questa tendenza a Rimini?
I numeri
L’Anagrafe Canina è un organo statale sanitario pubblico preposto alla registrazione di tutti gli animali d’affezione presenti sul territorio, al fine di evitare e contenere il fenomeno del randagismo. I proprietari di cani e gatti devono dunque provvedere all’iscrizione del proprio animale entro 30 giorni dalla nascita o da quando ne vengano, a qualsiasi titolo, in possesso.
Tutto questo allo scopo di promuovere e disciplinare la tutela degli animali, condannando qualsiasi atto di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono.
Le iscrizioni che ogni anno avvengono presso l’ufficio comunale di Rimini, si aggirano intorno ai 2.000 animali, per quanto riguarda i cani, e oltre 800 per quanto riguarda i gatti.
Nel 2020, infatti, sono stati iscritti 2.002 cani e 820 gatti, numeri che sono in linea con le iscrizioni degli anni precedenti che hanno visto 1.891 cani e 818 gatti, registrati nel 2019 e 2.012 cani e 838 gatti, nel 2018. Ad oggi in totale, nel Comune di Rimini, si registrano 19.299 cani e 4648 gatti.
Tra i cani la razza maggiormente iscritta è quella che annovera 6.363 “meticci”; seguono i Chihuahua (785), i Labrador (775), i Pastori Tedeschi con 679 iscrizioni. Quindi i Pinscher (677), i Barboncini (617), i Maltesi (603), i Jack Russel Terrier (537), Yorkshire Terrier (389) e i Bulldog che con 376 esemplari, concludono la top ten.
Cinquanta, invece, sono i cani ospitati nel canile comunale Stefano Cerni, la cui struttura ha registrato nel 2020 un ingresso di 182 cani, contro i 205 del 2019.
Tra questi, 100 sono stati quelli ritrovati per omessa custodia dei proprietari. Il canile, al fine di favorire l’adozione dei cani e gatti ospitati, offre, a titolo gratuito, alcune prestazioni interamente volte alla salvaguardia dell’animale, come ad esempio l’iscrizione all’anagrafe canina, il rilascio di un libretto sanitario con l’indicazione delle visite veterinarie effettuate, il ricovero presso la struttura, in caso di assenza del proprietario dell’animale per gravi motivi di famiglia o di salute.
Un amico a quattro zampe è per sempre, assicura compagnia e comprensione. Sono questi i principali motivi che spingono oltre 24.000 famiglie di Rimini ad adottarne uno? Lo abbiamo chiesto a Giorgia Rossi, giovane 29enne riminese che con il suo cocker spaniel Klaus, ha coronato un sogno d’infanzia.
La storia di Giorgia
Giorgia, raccontaci un po’: come mai hai scelto di adottare un animale domestico. Cosa ti ha spinto?
“Il mio sogno, da bambina, era quello di diventare veterinario. Ho sempre adorato gli animali, di ogni genere, e uno dei miei più grandi e profondi desideri era quello di accudire un cucciolo di cane. Ho potuto realizzare il mio sogno con il raggiungimento della mia indipendenza. Ed esattamente quattro anni fa, quando ormai convivevo con il mio compagno da oltre un anno, il grande passo: abbiamo accolto nella nostra neonata famiglia un amico a quattro zampe. Potevo solo immaginare il legame che si sarebbe venuto a creare, ma ciò che è successo è stato molto meglio di ogni mia aspettativa”.
In che senso?
“La mia vita è cambiata in meglio. Grazie al mio cucciolo sono diventata più matura, responsabile e finalmente ho imparato ad organizzarmi. Ho trovato in lui un amico speciale: condivide con me ogni mia gioia, ogni mio successo. Mi guarda con quegli occhi dolci e pare che tutto il peso di qualsiasi stress si dissolva in un millisecondo. È protettivo, intelligente, di guardia. È ormai diventato la mia ombra”.
È comunque una responsabilità. Consiglieresti di adottare un animale domestico a chiunque?
“È sicuramente una responsabilità: è un essere vivente. Ma quello che riesce a trasmetterti, dalle cose più piccole e banali come accoglierti con feste e gioia al rientro da lavoro, fino ad arrivare a cose importanti come ad esempio avvisarti nel cuore della notte di qualche pericolo/rischio, vale davvero tutto l’impegno e la dedizione che richiede. Anzi, vale anche di più. Consiglio a chiunque voglia raddoppiare, anzi quadruplicare l’amore, di adottare. Gli animali portano luce, gioia. Non ve ne pentirete!”.
Martina Bacchetta