La Croazia chiama, l’Emilia-Romagna risponde. La Regione, come Ente capofila del programma europeo Adrion che interessa l’area adriatico-ionica, è infatti pronta a riorientare le azioni di cooperazione territoriale europea per sostenere il Paese della ex Jugoslavia colpito dal terremoto.
Lo annuncia il presidente Stefano Bonaccini e la vicepresidente con delega ai Rapporti con l’Ue, Elly Schlein: “Il sisma che ha colpito ieri la Croazia spinge la nostra Regione, da sempre in prima linea quando si parla di progetti internazionali di cooperazione e solidarietà, ad intervenire per riorientare la programmazione prevista nell’ambito del progetto Adrion, di cui è capofila. In questo momento di estrema difficoltà è doveroso esprimere la nostra vicinanza e fare quanto è in nostro potere per aiutare il popolo croato, a cui già ieri nell’immediatezza dell’evento avevamo mandato l’abbraccio e la vicinanza della comunità emiliano-romagnola”.
La Regione, autorità di gestione della macrostrategia adriatico-ionica, è anche partner di un progetto con la città croata di Zara per la predisposizione di sistemi innovativi di risposta alle emergenze dovute a catastrofi naturali. “Proprio in questo contesto- aggiungono Bonaccini e Schlein – stiamo mettendo a disposizione della Croazia l’esperienza maturata negli anni della ricostruzione post sisma, a partire da soluzioni informative per la rilevazione dei danni alle strutture fisiche e il dispiegamento immediato dei servizi di prima necessità alla popolazione, come quelli sanitari, alimentari e logistici. Un progetto- chiudono Bonaccini e Schlein- che oggi è finanziato da Italia-Croazia, ma che potrà verosimilmente diventare un esempio di policy su cui impostare i prossimi bandi di Adrion già nel corso del 2021”.
Il programma Adrion di cooperazione territoriale transnazionale coinvolge 9 Paesi che si affacciano sull’Adriatico o comunque della Regione dei Balcani Occidentali, e che contano circa 70 milioni di abitanti. Oltre all’Italia (Regioni Adriatiche) e alla Croazia, ne fanno parte Slovenia, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Serbia, Albania, Grecia e Nord Macedonia. La Regione Emilia-Romagna è stata confermata Autorità di gestione del Programma anche per il prossimo periodo di programmazione dei Fondi europei per la Politica di Coesione 2021-2027, dopo aver già ricoperto questo ruolo nel precedente settennato. Il programma è finanziato per 120 milioni di euro nel periodo 2021/2027 direttamente dalla Commissione europea, per conto della quale opera la Regione Emilia-Romagna; si rivolge ad amministrazioni pubbliche e partner privati per progetti in materia di sostenibilità, innovazione e digitalizzazione.