La gonna è una condanna? La donna è spesso concepita come essere inferiore, più debole, più fragile, più ignorante, più sacrificabile, e costretta a vivere nell’ombra delle spalle più larghe di un uomo. Certo, ci sono state rivincite, conquiste tutte al femminile in campo lavorativo, domestico, ma la parità è ancora un miraggio. E oggi, nel 2020, tutto questo ancora fatiscente divario è uno “schiaffo” sferrato ai diritti di uguaglianza tanto decantati. Oltre che squilibri sul piano morale ed etico, alla donna viene inflitto anche il dolore di ingiustizie fisiche. Ogni giorno si sente parlare di maltrattamenti, percosse, violenze. Ormai si è perso il conto.
In questo periodo di pandemia, poi, il tutto è stato amplificato, moltiplicato. Sì, perché con l’obbligo di restare in casa, gli occhi di molte vittime oltre che essere costantemente iniettati di paura, ansia, terrore, sono stati testimoni di violenze che sembravano non avere fine. Vivere nel buio, costrette al silenzio – perché timorose di subire conseguenze di confessioni disperate -, nel 2020 non dovrebbe essere un’abitudine.
Per educarci tutti ad un atteggiamento diverso, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il 7 dicembre 1999, ha istituito la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra in tutto il mondo il 25 novembre.
Anche sul nostro territorio la Giornata viene celebrata con diverse iniziative. La Provincia di Rimini afferma di impegnarsi per poter dare risposte concrete alle
richieste sofferte di aiuto, richieste che numerose giungono ai due centri antiviolenza territoriali Rompi il silenzio e Chiama chiama. Aderisce poi alla proposta dell’ONU di illuminare di arancione i monumenti e i luoghi significativi e dire così NO alla
violenza di genere.
Altra iniziativa in programma è una trasmissione su Icaro TV (canale 91), proprio mercoledì 25 novembre, alle ore 21.15 alla presenza della consigliera provinciale delegata alle politiche di genere della Provincia Giulia Corazzi, del vicesindaco di Rimini con delega alle pari opportunità Gloria Lisi, dell’assessore di Cattolica alle politiche sociali Daniele
Cerri, del sindaco di Verucchio Stefania Sabba e della presidentessa della commissione delle pari opportunità di Misano Manuela Casalboni. Insieme a loro, da remoto, parteciperanno i due centri antiviolenza territoriali, tutte le amministratrici e amministratori dei Comuni
della Provincia, che, con brevi video, renderanno omaggio alla Giornata del 25 novembre.
Il Comune di San Leo si unisce nell’omaggio e rilevanza alla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. In occasione del 25 novembre, difatti, divulgherà materiale informativo – sui canali social e presso le sedi comunali – in cui verranno illustrati i mille volti della violenza e le dinamiche che spesso si susseguono, affinché chi ne è vittima possa usufruire di questi strumenti e dei contatti utili per uscirne e non sentirsi solo. Inoltre, il Comune, parteciperà anch’esso alla trasmissione di Icaro TV trasmettendo un breve video dedicato a questo tema. Sabato 28 novembre avrà luogo un incontro tra l’Amministrazione Comunale (nella foto l’assessore Rinaldi), le Forze dell’Ordine e le volontarie del centro antiviolenza Rompi il silenzio e il momento si concluderà presso la panchina rossa in piazza Dante.
Anche il comune di Verucchio aderisce alla campagna “Orange the World”. Con una triplice iniziativa: mercoledì 25 novembre alle 8.30 i dipendenti e gli amministratori indosseranno in municipio mascherine arancioni (donate da Andrea Cenni della Parafarmacia del Vecchio Ghetto di Villa Verucchio, nella foto in basso) insieme a una delegazione del Soroptimist International d’Italia guidata dalla presidente Gabriella Vitri e in serata la Rocca Malatestiana sarà illuminata di arancione. Domenica 29 novembre sarà inaugurata una seconda Panchina Rossa (pensata come simbolo del rifiuto alla violenza sulle donne) con cerimonia in streaming su Facebook per evitare assembramenti: realizzata dai Ci.Vi.Vo. sarà collocata al Parco Area Sacra del capoluogo accanto anche ad alcune sculture a tema dell’artista Paola Martelli.
“La strada per contrastare la violenza di genere – dichiara con fermezza la consigliera Giulia Corazzi – è ricordare oggi più che mai alle tante donne del nostro territorio che non sono sole, noi amministrazioni locali ci siamo, le associazioni, gli enti pubblici, i centri antiviolenza; un’unica grande rete che oggi si mostra in tutta la sua forza e volontà di lavorare insieme per dare delle risposte efficaci contro quella che è una vera e propria emergenza, un’unica grande rete che per mercoledì si illuminerà di arancione. Vi chiedo infine, per questo, di fotografare i luoghi illuminati di arancione della vostra città, pubblicateli sui social taggando la pagina facebook ‘pari opportunità provincia di Rimini’, unitevi anche voi alla nostra rete e alla scia arancione”.
La violenza sulle donne dovrebbe essere rifiutata e scongiurata ogni giorno dell’anno, però possiamo impegnarci un po’ di più il 25 novembre. Soprattutto perché, come leggiamo sul Commentary on the Whole Bible: “la donna uscì dalla costola dell’uomo, non dai piedi per
essere calpestata, non dalla testa per essere superiore ma dal lato, per essere uguale, sotto al braccio per essere protetta, accanto al cuore per essere amata”.
Martina Bacchetta