Tema: la cultura d’impresa e l’impatto che ha la narrazione all’interno dell’impresa stessa.
Svolgimento: Company Lands, l’ultimo libro di Marco Montemaggi (edizioni Edifir), riminese, che da venticinque anni si occupa di come rendere il patrimonio storico delle imprese utile alle imprese e al territorio. Membro del board dell’Associazione Nazionale “Museimpresa” e che ha lavorato per molte aziende del Made in Italy, dopo aver ideato e diretto il Museo Ducati.
Company Lands letteralmente significa terreni aziendali. In realtà, indica un orizzonte più vasto.
“L’intento di questo volume è raccontare come la cultura industriale sia un valore a beneficio della comunità e non solo della singola azienda che naturalmente rappresenta. Essa, infatti, è altresì espressione del territorio in cui è stata prodotta attraverso la compartecipazione di più soggetti. Quest’interpretazione è, spesso, il portato di un obiettivo condiviso fra tanti attori, privati e pubblici, che si alleano per la creazione di un valore territoriale che può avere diverse finalità. Il libro ha l’obiettivo di evidenziare l’importante ruolo che questo ambito culturale può avere nello sviluppo del nostro Paese e del nostro territorio”.
Il libro è un po’ l’evoluzione del precedente, Heritage Marketing? “In quel volume spiegavo come il patrimonio storico possa essere d’aiuto all’impresa. Il passo ulteriore è la consapevolezza che il patrimonio storico è anche utile e diventa un elemento strategico per il territorio e quindi la cultura industriale, cioè l’architettura, gli archivi, il patrimonio storico, le persone, sono in realtà anche un valore identificativo non solo per l’azienda, ma anche per il territorio di cui l’azienda fa parte e quindi in qualche modo è come se il patrimonio storico andasse oltre i cancelli dell’impresa e diventasse valore identificativo anche per il territorio”.
Definisca il termine Heritage Marketing.
“È la maniera di usare il passato non in maniera geografica, ma come un valore strategico, un asset strategico per le imprese e il territorio che ne fanno parte”.
Montanari, chi dovrebbe leggere Company Lands?
“Gli imprenditori, proprio per capire che il loro valore che hanno all’interno dell’impresa diventa valore anche per il territorio, quindi rispetta un dialogo anche con il territorio, ovviamente gli amministratori pubblici regionali, comunali, eccetera, e anche tutti quei ragazzi che vogliono lavorare in un ambito, che è metà strada tra impresa privata ed istituzioni”.
(t.c.)