Ridurre del 40% le emissioni inquinanti, raggiungere il 27% di fonti rinnovabili e aumentare fino al 47% il livello complessivo di efficienza energetica. È il piano per l’ambiente ipotizzato dalla Regione Emilia-Romagna. È l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Green economy, Vincenzo Colla, a tracciare la rotta, in linea con quella individuata dall’Agenda ONU 2030. “L’Emilia-Romagna, accettando la sfida del Green Deal europeo, vuole dimostrare che con l’ambiente si può crescere, sviluppando imprese e creando buona occupazione. – ha affermato l’assessore a Ecomondo, la manifestazione in corso a RiminiFiera, in occasione del convegno dal titolo “Verso il nuovo piano triennale di attuazione 2021-2023 del piano energetico regionale” – E parte da Ecomondo la discussione sul piano energetico, che dovrà portare, attraverso una frase transitoria pianificata, a un ‘piano regolatore’ regionale per il pieno utilizzo delle diverse fonti rinnovabili e all’implementazione della ricerca green, con l’obiettivo di garantire un futuro sostenibile per tutti.”
Nelle sale della Fiera di Rimini è poi seguito un approfondimento sul tema dell’efficienza energetica e del ruolo del contributo delle fonti rinnovabili, a cui hanno partecipato Matteo Mazzoni, Head Market Strategy di Snam; Roberto Giovannini, responsabile Sostenibilità di Terna; Marilisa Partipilo, responsabile Affari istituzionali Area Nord del Gruppo Enel; Lapo Pistelli, Public Affairs Director di Eni e Luigi Castagna, presidente Confservizi Emilia-Romagna. Assente il sottosegretario Todde, per il Ministero dello Sviluppo economico, è intervenuto invece il dott. Andrea Lo Presti.
Il secondo Rapporto di monitoraggio ha stimato una cifra di 440 milioni di euro per gli investimenti pubblici nel triennio 2017-2019 con positivi risultati in diversi settori: dal terziario e Pubblica Amministrazione a imprese manifatturiere, da trasporti ad agricoltura, formazione e ricerca. Il risparmio energetico ha raggiunto un ottimo livello (-28% al 2018), le fonti rinnovabili si aggiudicano un livello intermedio (13% al 2018). C’è ancora parecchia strada per quanto riguarda invece le emissioni di gas serra, le quali al 2020 risultano più distanti (-11% al 2018).
Sono previsti quindi diversi incontri entro gennaio 2021, all’ordine del giorno ci sono diversi temi, tra cui: Reti per la transizione energetica e il futuro sostenibile, ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati. Inoltre, saranno discusse una rigenerazione urbana e una trasformazione del sistema produttivo per ottenere un’economia pulita e circolare. Essenziale anche una pianificazione di mobilità su scala nazionale, regionale e locale con nuovi carburanti e lo sviluppo di veicoli a basso impatto ambientale anche per mezzi pubblici che dovranno essere in grado di soddisfare i bisogni di mobilità di persone e merci. “Puntiamo anche alla realizzazione di infrastrutture innovative, guardando in particolare all’utilizzo dell’idrogeno” aggiunge l’assessore Colla.
Non esiste un ‘pianeta B’: bisogna puntare tutto su questo e bisogna anche vincere.
Martina Bacchetta
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