Come anticipato nella lettera del Vescovo del luglio scorso, si svolgerà venerdì 30 ottobre alle ore 20,45 presso Sala Manzoni (ma senza la presenza del pubblico a causa della situazione e dunque solo in diretta su Icaro Tv) una Assemblea di “rilancio” del cammino diocesano. “ Un momento – scrive il Vicario Generale nel suo invito – per ritrovarci come Chiesa Diocesana, per attingere coraggio e alimentare la speranza nell’abitare ’questo tempo’, che ha messo alla prova tante nostre certezze e consuetudini, ma insieme ci sollecita a valorizzare i ’germogli’ di vita, di creatività che stanno emergendo nelle nostre realtà ecclesiali”. Sono invitati, in modo particolare, i membri del Consiglio Pastorale Diocesano, del Consiglio Presbiterale, del Consiglio Diaconale, degli Uffici Pastorali e del Coordinamento Istituti Religiosi, ma l’incontro è aperto a chiunque desidera partecipare.
Ne parliamo proprio con don Maurizio Fabbri.
Quale il motivo di questo incontro in un momento così delicato come l’attuale?
“È proprio per condividere la fatica e la precarietà che le nostre comunità ecclesiali stanno vivendo a causa dell’epidemia, perchè non si sentano abbandonate a se stesse ma sostenute e incoraggiate dall’essere nella stessa Chiesa diocesana”.
Quale la parola chiave di questa assemblea?
“La parola chiave è certamente speranza, parola su cui più volte il nostro Vescovo si è soffermato in questi giorni (nella lettera pastorale Sperare si può , nell’incontro con le autorità come nella Messa di San Gaudenzo,..), una speranza non generica ma alimentata dalla fede nel Cristo Crocifisso e Risorto, che si fa nostro compagno di strada (vedi i discepoli di Emmaus), condividendo fatiche, delusioni, disorientamenti, interrogativi.. aprendoli alla luce della Parola e alla forza dell’Eucarestia”.
Dunque un incontro ricco di speranza. Ma come verrà espressa?
“Nell’Assemblea del 30 ottobre, poniamo al centro quanto sta emergendo dalla vita quotidiana delle nostre Comunità ecclesiali, per cogliere i ’germogli’ di bene che aiutano a riconoscere la presenza dello Spirito del Risorto dentro la fatica e l’incertezza di questo tempo.
Ci sono persone e realtà ecclesiali che non si sono lasciate abbattere ma si sono lasciate ’interrogare’ e hanno messo in campo creatività e coraggio. Daremo poi ascolto ad alcune riflessioni di approfondimento di cosa significa ’vivere questo tempo con speranza’ e infine lanceremo alcune piste per il lavoro nelle nostre Comunità ecclesiali”.
“Questi mesi, possono e devono diventare l’opportunità per un discernimento spirituale e pastorale a cui Papa Francesco ci ha più volte invitato, per una conversione missionaria delle nostre Comunità. La pista, che consegneremo la stessa sera dell’Assemblea, intende porsi sulla lunghezza d’onda del messaggio di Papa Francesco nell’Enciclica Fratelli tutti, accogliendo il suo pressante invito ad una Chiesa che si fa prossimo all’uomo di oggi”.
“Si tratta di ‘rimettere a fuoco’ le nostre priorità e iniziative pastorali, cambiare mentalità (dal ‘si è sempre fatto così’ a ‘quale Gesù facciamo incontrare?’) e fare scelte coraggiose che tengano conto delle risorse, ma anche aprendo strade nuove di ‘primo annuncio’ e di ‘prossimità’ alla gente, intercettando il suo bisogno di relazioni fraterne, di ascolto, di speranza.. Le affidiamo alle nostre realtà ecclesiali perché attivino un reale percorso di ripensamento e rilancio”. (GvT)