Diminuiscono gli incidenti sul lavoro, ma aumentano quelli mortali. È quanto emerge dallo studio effettuato all’ANMIL, in occasione della Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro.
Da gennaio ad agosto 2020, in provincia, sono stati denunciati 2.658 infortuni.
Nello stesso periodo del 2019 erano stati 3.477. Un calo del 23.6% legato in parte anche ai mesi di lockdown. In Emilia-Romagna la diminuzione media è stata del 24.5%.
Aumentano, però, nel riminese gli infortuni mortali che passano da tre a cinque (anche in Regione di registra una crescita, da 66 a 79). Diminuiscono, infine, le malattie professionali denunciate: erano 321 nei primi 8 mesi 2019 e sono diventate 138 nel 2020, -57% (-45% in Emilia-Romagna).
“Per questa 70ª Giornata, vogliamo rimarcare che la salute e la sicurezza sul lavoro, sono una priorità per il futuro del nostro Paese e per le nuove generazioni, in un momento storico in cui l’incertezza e la preoccupazione per il futuro, sono diventate una costante soprattutto a fronte dell’epidemia legata al Coronavirus che ha rafforzato la crisi economica già in essere e che ha avuto riflessi negativi a livello sociale e, di conseguenza, sull’andamento del fenomeno infortunistico. La Giornata per le Vittime del Lavoro – sottolinea il Presidente dell’ANMIL – rappresenta un’importante occasione per riflettere e programmare le azioni più efficaci da intraprendere per contrastare gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Noi come associazione siamo pronti a fare la nostra parte e dare il massimo supporto per promuovere la cultura della prevenzione, ma questa lotta agli incidenti si vince solo operando tutti con un medesimo obiettivo: il rispetto della salute e della vita dei lavoratori”.
Lucia Genestreti