“Se i tartufi costassero meno nessuno vorrebbe saperne, e il loro profumo diventerebbe puzzo”. Saranno dello stesso avviso di Brillat Savarin, uno dei padri della gastronomia, i visitatori che nelle domeniche autunnali scelgono Sant’Agata Feltria, una delle patrie deputate del Bianco Pregiato, esclusiva italiana e non riproducibile in coltivazione?
La produzione 2020 sembra dare una mano agli amanti del tuber magnatum pico. “La ‘caccia’ al tartufo nelle nostre zone è fresca di apertura, ma la stagione si presenta bene. – assicura l’esperto Marco Davide Cangini, da anni colonna della Pro Loco – Le piogge di giugno e luglio hanno aiutato il micelio a conservarsi, con l’umidità può fiorire.Le pioggie di questi giorni fanno ben sperare: se le temperature non dovessero scendere troppo, ci attendiamo buone fiorite, confermate anche dai prezzi del tuber magnatum pico attualmente abbordabili”.
Gli otto tradizionali stand del Bianco pregiato, provenienti da diverse parti d’Italia, garantiscono comunque il prodotto già in queste domeniche di Fiera. Giunta alla XXXVI edizione, la manifestazione santagatese è un format consolidato che associa tartufo a enogastronomia e cultura.
“La stagione parte in ritardo a causa dei cambiamenti climatici. – fa notare Giancarlo Marini, uno degli storici commercianti della Fiera – Se le prime domeniche si soffrirà un pochino per qualità e prezzo, in seguito a Sant’Agata si troverà ottimo prodotto e prezzi più favorevoli”. Si partirà con 1.500 euro per le pezzature più piccole fino a 2.800 euro quelle migliori.
Come la mettiamo con una Fiera nell’anno del Covid? L’edizione 2020 sarà all’insegna del divertimento sicuro. Ai tre ingressi principali sono disponibili mascherine per chi eventualmente le avesse dimenticate, oltre a mappe e informazioni utili. Sono 60 le persone messe in campo per garantire la massima sicurezza e la tranquillità del visitatore, tutti in pettorina arancione e la scritta “sicurezza Fiera nazionale tartufo”.
Le strutture ricettive del paese sono pronte con i loro piatti, la tensostruttura della Pro Loco accoglie i buongustai, con l’unica novità dei posti ridotti in base alle normative e al distanziamento. Simpatica novità anche per la gastronomia da asporto: istituite appositamente aree verdi per pic nic.
Teatro Mariani (aperto con mostra), Rocca Fregoso con visite guidate e Museo Rurale regalano storia e cultura. “Lo sforzo per garantire la sicurezza perché sia festa per tutti, è davvero notevole. – assicura il presidente della Pro Loco, Stefano Lidoni – Un’impresa degna di una Fiera tra le più importanti d’Italia”. (t.c.)