Samuel Stern è un libraio con un fiuto particolare per accedere all’Ombra delle persone, angolo dell’animo umano capace di generare Demoni. La sua è l’esplorazione di un universo narrativo che indaga le ansie e le ossessioni della modernità. Samuel Stern è il protagonista dell’omonima serie di albi a fumetti che si è aggiudicato il “Fede a Strisce 2020”, il premio che viene attribuito a Rimini per il fumetto religioso. Unico in Italia, il riconoscimento è indetto dal festival Cartoon Club, ed è intitolato alla memoria del santarcangiolese Roberto Ramberti (1928-1995), attivamente impegnato per le persone diversamente abili ed emarginate. Da sempre vicino alla spiritualità francescana, apprezzava fumetti e cartoon umoristici e sapeva raccontare le barzellette. “Samuel Stern” della giovane casa editrice Bugs Comics è il primo mensile da edicola ad aggiudicarsi il riconoscimento riminese.
“In una serie in cui inquietudine e ombra si completano e stimolano il confronto con la realtà della manifestazione demoniaca, appare il personaggio per nulla scontato di Padre Duncan O’ Connor, che episodio dopo episodio guadagna una sorta di contitolarità della serie. – si legge nella motivazione del Premio – La ben tratteggiata figura di Padre O’ Connor mostra un approccio alla dimensione religiosa, curioso, rispettoso, aperto alla riflessione e al confronto. La dialettica tra cristianesimo e agnosticismo dei due personaggi principale della serie, ne fanno un tratto di particolare interesse”.
Tra i finalisti del Premio si incontrano storie e personaggi che il più delle volte fugano ogni sospetto sulla capacità del linguaggio del fumetto di esprimere il Mistero e confrontarsi con la fede in maniera per nulla inadeguata o impertinente. Anche in vicende o pubblicazioni dove meno ce l’aspettiamo.
È il caso, ad esempio, dello storico Cixi, la dama dragone (Mondadori): nella Cina del 1860, tra alleanze con l’Occidente e scontri, si assiste ad una inspiegabile e feroce persecuzione nei confronti del cristianesimo. In Marginal, il manga di Moto Hagio (edito da J-Pop), l’elemento spirituale e il mistero della nascita della vita s’intrecciano al richiamo a una trascendenza.
Oppure il Gesù di Nazareth di Peter Madsen, autore danese noto per la sua serie sul Valhalla, che solo grazie alla tenacia della traduttrice italiana Eva Valvo ha visto la luce nel bel Paese, edito da Claudiana. L’albo si è aggiudicato la menzione speciale della giuria. “È un lavoro interessante, sapientemente tradotto e meritoriamente portato in Italia aumentando l’offerta del proprio catalogo editoria con una rinnovata attenzione al mondo del fumetto”.
Perché un premio al fumetto di senso religioso?
Coniugare la leggerezza di un ballon con le domande sul senso profondo della vita. Oppure allestire opere dal forte sapore allusivo. Il fumetto è in grado di dialogare con l’infinito attraverso accenti differenti.
Per il Premio, i giurati effettuano una vera e propria caccia alle opere, non di rado imbattendosi in storie “imprevedibili o serie ben realizzate come il don Camillo a fumetti” assicura il presidente della Giuria, Stefano Gorla.
Il Mistero abita anche sulle nuvole, insomma. E sarebbe bene prestare maggiore attenzione al fumetto come linguaggio in grado di veicolare e trasmettere anche i contenuti della fede. “La situazione del fumetto esplicitamente religioso in Italia potrebbe essere definita come: «un bellissimo tesoro», in gran parte ignorato dalla critica” fa notare l’esperto Alessandro Bottero.
“Purtroppo le case editrici di seriali per edicola non toccano l’argomento religioso neppure con le molle”. Samuel Stern è una felice eccezione. Il Premio “Fede a Strisce” dimostra come si possa parlare con stile della ricerca ultima dell’uomo. Anche sulle nuvolette.
Tommaso Cevoli