Cari vecchi amici, lettori de ilPonte.
Con gioia torno a scrivervi, anche se l’occasione questa volta è di lutto. È per ricordare don Claudio Signorini mio compagno di classe dalle scuole Medie al sacerdozio. Abbiamo anche operato insieme nella Parrocchia di San Lorenzino di Riccione. Ed era soprattutto un amico!
Parlerò di lui in modo serio, oppure scherzoso, come accade fra amici quando si raccontano tanti piccoli fatti della vita passata?
Don Claudio è originario di Pianventena (dov’è nato il 17 ottobre 1940), una frazione a mezza strada fra Morciano e San Giovanni in Marignano.
Il nome Claudio è bello, ma piuttosto frequente tra i preti. Così, per gli amici, era “Sigo” deformando il cognome, oppure “Limòn”, soprannome che si era meritato per la sua chiara carnagione.
Era stato ordinato sacerdote per imposizione delle mani del vescovo Emilio Biancheri il 29 giugno 1966, insieme al sottoscritto, don Piero Battistini, don Giancarlo Moretti, don Carlo Rusconi e don Mario Vannini.
Fra noi era il più interessato ed il più competente in politica, meglio dire nei problemi sociali.
Non era orgoglioso e non s’imponeva, anche se aveva sempre, molto ben documentata, la sua opinione. Questa nota del suo temperamento è stata colta bene alla Casa del Clero, dove don Claudio è morto domenica mattina 28 giugno. Alla porta del refettorio è stato posto il seguente scritto: “ Lievemente è entrato da noi, lievemente vi ha vissuto, lievemente se ne è andato per raggiungere la sua Patria”.
Penso abbia, come prete, aiutato molto i suoi parrocchiani, che amava molto.
Dopo l’esperienza di cappellano a San Lorenzo di Riccione, nel 1973 era stato nominato parroco alla comunità del Villaggio Argentina e dal 1991 aveva iniziato anche il servizio come Amministratore parrocchiale a Santa Maria Assunta di Scacciano.
Entrambe le comunità parrocchiali lo ricordano con affetto.
Persona buona e molto interessata anche alle sorti della comunità civile, oltre a svolgere con fede e passione il servizio pastorale, don Claudio ha dato un apporto fondamentale alla nascita della scuola comunale di musica e a diverse altre iniziative sociali e culturali per Misano Adriatico.
La sua spiritualità era profonda e si nutriva alla fonte di fratel Charles de Foucauld, il Piccolo fratello di Gesù, che presto verrà proclamato santo.
Claudio non è più con noi, ma la sua amicizia rimane per sempre!
don Pier Giorgio Terenzi