Pazienti senza cure e con molti debiti. L’odissea di centinaia di riminesi coinvolti, loro malgrado, nel fallimento della Dentix. La Lega Consumatori: “l’eventuale fallimento della clinica non impedirà agli associati di Lega Consumatori di ottenere la restituzione dei soldi dalle finanziarie”.
Dopo la notizia del deposito della istanza di fallimento da parte di Dentix Italia srl, molti pazienti spaventati hanno cominciato a chiamare il centralino di una delle associazioni che si sta occupando del caso, ovvero la Lega consumatori di Rimini. L’avv. Emanuele Magnani vuole rassicurare le vittime del potenziale crack, in merito alle possibili soluzioni. “Se la clinica non adempie o fallisce entro breve, chiederemo comunque la risoluzione del contratto di finanziamento e la restituzione di quanto corrisposto tramite le finanziarie coinvolte e, se necessario, facendo ricorso all’arbitro bancario e finanziario. Molto importante è anche richiedere immediatamente le cartelle cliniche, per poter verificare le eventuali responsabilità mediche”, afferma il legale, consigliere nazionale Lega Consumatori (info@legaconsumatoririmini.it , tel. 0541/784193).
Il contratto di finanziamento così come l’art. 125-quinquies del TUB (testo unico bancario), collegato alla prestazione odontoiatrica, prevede il diritto alla risoluzione del contratto medesimo se il fornitore (la clinica dentistica) non adempie alle proprie obbligazioni, con l’effetto di ottenere la restituzione di quanto corrisposto, se ed in quanto trattasi di inadempimento grave.
Infatti il team di legali di Lega Consumatori ha già cominciato a raccogliere i mandati dai pazienti per la restituzione di quanto pagato a mezzo della finanziaria, al fine di bloccare le rate maturande e ottenere la restituzione di quanto già versato con le finanziarie coinvolte.
Sono centinaia i pazienti coinvolti nel fallimento della catena odontoiatrica Dentix Italia. Una situazione che si ripete con una ciclicità inaccettabile. Sono trascorsi, infatti, appena pochi mesi dal fallimento di un’altra clinica odontoiatrica, Idea Sorriso, che ha lasciato senza cure e con molti debiti i cittadini che avevano prenotato delle cure. Ma ancora in tanti ricordano il crack della Rimini Dental Centre, per la quale il 25 agosto 2014 il Tribunale di Rimini ha decretato il fallimento. La clinica indebitata con banche e fornitori, rifiutò le cure a quasi 200 pazienti che avevano già versato acconti.
Dentix Italia fa capo alla Dentix Spagna, che ha fatto richiesta in tribunale di istanza pre-fallimentare. La catena Dentix è presente in Italia con 57 ambulatori, concentrati in 12 regioni, di cui uno nel centro di Rimini: da molti giorni, però, gli operatori non rispondono ai pazienti e le cliniche sembrano aver cessato, di fatto, l’attività.
“La vicenda è paradossale: i pazienti vengono indotti ad accendere un finanziamento per affrontare le cure odontoiatriche necessarie. – fa notare il Presidente del Codacons Marco Maria Donzelli – Dentix, quindi, incassa immediatamente l’intero ammontare della parcella e il consumatore si fa carico degli interessi da riconoscere alla finanziaria complice, dopodiché le cure proseguono lente e a singhiozzo fino alla latitanza con lo stop operativo. Da diverse segnalazioni pervenute, emerge il sospetto che i pazienti siano stati indotti a sottoporsi a interventi sanitari non necessari e non appropriati. Chi opera in maniera truffaldina, approfittandosi della necessità di cura dei cittadini, non può rimanere impunito! Le cure odontoiatriche per troppi cittadini sono divenute un vero e proprio calvario oltre a pesare pesantemente sul loro bilancio familiare”.
Anche l’assessore regionale è intervenuto sulla vicenda: “Attivare ogni iniziativa necessaria e un tavolo Ministeriale per consentire la continuità lavorativa del gruppo Dentix”. L’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, in una lettera indirizzata ai Ministri Stefano Patuanelli (Sviluppo Economico) e Nunzia Catalfo (Lavoro). Il gruppo, che conta 60 studi dentistici in tutta Italia, con circa 400 lavoratori, ha anche dieci sedi in Emilia-Romagna. “Come assessore allo Sviluppo economico della Regione- scrive Colla- segnalo l’allarme lanciato dalle confederazioni nazionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil riguardo l’incertezza sulla continuità lavorativa al termine della Cassa Integrazione in deroga che scade il prossimo 21 giugno”. L’assessore chiede ogni iniziativa necessaria a scongiurare queste preoccupazioni, e si dice a disposizione per ogni iniziativa di competenza regionale.
“Otterremo la restituzione dei soldi dalle finanziarie” assicura l’avvocato Magnani (nella foto).