Inizia oggi il ciclo di incontri in modalità streaming, quello che potrebbe diventare un nuovo format della Azione Cattolica Diocesana di Rimini. L’Ac cala subito l’asso: alle ore 21 interverrà, infatti, il presidente di Azione Cattolica nazionale, Matteo Truffelli, sul tema: “Pensare la fede al tempo della pandemia”.
Le sfide che ci aspettano, gli strumenti per affrontarle: è l’intrigante sottotitolo del percorso organizzato da Azione Cattolica Diocesi di Rimini, tre incontri per “Pensare il futuro”. L’emergenza sanitaria ancora non consente convegni o consessi in cui convergono molte persone? Ciò non significa però non poter sviluppare un pensiero, affrontare la situazione, immaginare scenari presenti e futuro alla luce dell’esperienza cristiana. L’Azione Cattolica ha così allestito un ciclo di tre incontri (sempre di lunedì alle ore 21) avvalendosi dei mezzi di comunicazione attuali, con diretta streaming: sul sito Internet: https://www.aci.rimini.it; sulla Pagina Facebook: https://bit.ly/2Tmsir3 e sul canale Youtube: https://bit.ly/3bMQAkn.
Il testimone passa da Matteo Truffelli a Piergiorgio Grassi, già professore ordinario di filosofia della religione nell’Università di Urbino, per anni direttore della rivista «Dialoghi» dell’Azione cattolica italiana e attualmente presidente della Fondazione “I. Righetti”. Lunedì 1 giugno, il riminesissimo prof. Grassi interverrà su: “Il futuro dopo il Virus. Domande alla politica e a noi stessi” (1 giugno). A chiuderà il ciclo toccherà ad un altro riminese doc, Maurizio Mussoni, ricercatore confermato di Economia Politica presso il Campus di Rimini dell’Università di Bologna, e direttore del Centro Universitario Diocesano: “Economia, Italia ed Europa: la pandemia come un’opportunità” il titolo del suo intervento (8 giugno).
Il presidente diocesano di Ac spiega così la proposta del lunedì. “Lo abbiamo chiamato ‘Pensare il Futuro’, – argomenta Manuel Mussoni – perché apriremo questa esperienza con tre momenti di confronto e dialogo su come guardare oltre il CoronaVirus, ma ci piace pensare che anche quando saremo fuori dall’emergenza continueremo a pensare (e guardare) il mondo che ci circonda con gli occhi rivolti al futuro”. (p.g.)