“Volevo celebrare con voi questa Eucaristia: è un piccolo, fraterno segno concreto della vicinanza mia e della prossimità di tutta la Chiesa riminese in questo momento di così grave difficoltà per tutto il popolo cinese“.
Così si è espresso mons. Francesco Lambiasi in occasione della messa festiva, domenica 9 febbraio, nella parrocchia di Santa Innocenza, a Montetauro ( nella foto di Diego Gasperoni la comunità cinese con il Vescovo).
È la parrocchia nella quale opera l’associazione pubblica di fedeli e casa della carità “ Piccola Famiglia dell’Assunta”, e nella quale è presente già da tempo una folta e vivace comunità cinese cattolica. Si tratta di una ottantina di fedeli, per lo più famiglie giovani, ben integrate nel territorio circostante, con lavoro dipendente presso ditte italiane.
Celebrare la messa anche con la comunità cattolica cinese, per il vescovo Francesco è un piccolo, fraterno segnale di vicinanza della Chiesa riminese nei confronti del popolo cinese così colpito in questo momento, ma anche di prossimità e rassicurazione, per evitare ogni forma di allarmismo o peggio di discriminazione anche sul nostro territorio.
Con mons. Francesco Lambiasi ha concelebrato la Messa il parroco di Montetauro, don Lanfranco Bellavista.
Diversi bambini e ragazzi cinesi sono stati battezzati negli anni scorsi proprio dal Vescovo. Alcuni adulti della comunità cattolica cinese si stanno preparando per entrare nella Fraternità di Montetauro.
Intanto di fronte all’epidemia, la Chiesa di Hong Kong ha diffuso una preghiera “ che è anche un modo per guardare con gli occhi della fede a quanto sta accadendo”.
La preghiera è accompagnata dall’invito “a non lasciare soli i nostri fratelli in Cina”.
A Hong Kong i sacerdoti – racconta padre Giorgio Pasini, superiore del Pime hanno ricevuto disposizioni dalla diocesi di celebrare la Messa indossando la mascherina e distribuendo la Comunione solo nelle mani.