Il Liceo San Pellegrino saluta Misano, alla Comasca nasce con la Karis il nuovo polo dei licei del riminese. Da settembre la prima liceo del linguistico San Pellegrino aprirà, infatti, le sue aule nella sede dei licei classico e scientifico Karis della Comasca, a Rimini. E’ il primo, deciso, importante passo della creazione di un nuovo polo educativo territoriale dedicato ai licei, accolto dal complesso scolastico Karis.
Per tutti gli studenti: a scuola da lunedì a venerdì, sabato riposo. Nei pomeriggi si studia come in un campus universitario. Aule, laboratori, biblioteca, attività formative e sportive sempre aperte. E i docenti a disposizione di ragazze e ragazzi.
Si comincia a settembre con i neo iscritti del primo anno ed entro il prossimo quadriennio tutti i corsi dei licei di Karis e San Pellegrino, fondatrici insieme a Cooperativa Service Web del consorzio “EDUCO – Education Company”, si svolgeranno all’interno di un unico polo.
“I nuovi iscritti del linguistico inizieranno il loro quinquennio di studio a Rimini e non più a Misano. Nei prossimi anni saranno seguiti dai successivi iscritti al liceo.
È il primo passo verso la creazione di un unico grande centro educativo e formativo. – spiega Paolo Valentini, coordinatore didattico dei licei Karis – Nasce di fatto un nuovo polo educativo interamente dedicato a tre ordini di studio delle superiori. Si crea una forte sinergia in grado di mettere a sistema il patrimonio educativo e culturale di ogni scuola.
Fusp porta in dote, per esempio, tutto il suo patrimonio di relazioni e collaborazioni internazionali con scuole di lingue di altri paesi e lo mette a disposizione di chi segue indirizzo classico o scientifico. Nel contempo, gli studenti del San Pellegrino si trovano a disposizione tutta l’offerta formativa scolastica e extra scolastica Karis”.
“Inoltre, il nuovo calendario con lezioni chiuse il venerdì mattina e sabato dedicato a famiglie e riposo, si sposa con una Comasca sempre aperta e a disposizione degli studenti ogni pomeriggio. Offriamo un nuovo modo di vivere la scuola, propedeutico a una successivo inserimento nel contesto universitario.
Un luogo dove studiare con gli altri, trovare sempre il sostegno dei docenti, la possibilità di utilizzare a tempo pieno laboratori, aule, biblioteca, corsi extrascolastici. – aggiunge ancora Valentini – L’obiettivo è mettere l’ambiente scuola al centro del percorso educativo di ogni ragazzo. Soprattutto, mantenerlo sempre aperto al luogo primario dell’educazione: la famiglia.
Realtà essenziale e di cui i nostri licei vogliono essere naturale continuazione, per offrile strumenti educativi sempre più adeguati alle sfide di una società in costante cambiamento”.
Non è quindi casuale che il percorso d’innovazione delle scuole Karis, coinvolga anche il luogo stesso delle didattica: le aule.
Da settembre alla Comasca arriveranno banchi esagonali, sedie ergonomiche, connessioni on line ultraveloci, lavagne touch di ultima generazione. Isole per lavori a gruppi, individuali o per creare un grande cerchio collettivo.
La classe si trasforma così in nuovo contenitore educativo e didattico. In quelle del liceo scientifico entrano reverse engineering e stampante 3D. Al linguistico le conversazioni si faranno seduti su divani, come in un campus universitario.
Al classico banchi e cattedra sono circondati dai gradoni come in un teatro greco. Ambienti multifunzionali, che creano attorno agli studenti un ecosistema pensato per un nuovo modello di studio, in grado di confrontarsi con le attitudini di ragazzi e stimolarli costantemente nell’attenzione e partecipazione al lavoro che si svolge con i docenti.
“Questi nuovi modelli non modificano però la nostra missione educativa. Ci offrono solo nuovi strumenti per fare ancora meglio e a passo coi tempi, quanto la Karis e San Pellegrino fanno ogni giorno da più di 30 anni. Un’innovazione che prende vita grazie alla nascita del nuovo consorzio di opere educative EDUCO, che abbiamo creato insieme a Fondazione Unicampus San Pellegrino e Cooperativa Service Web. Insieme a loro abbiamo avviato un percorso d’innovazione degli strumenti didattici e di integrazione delle nostre proposte formative ed educative”, conclude Paolo Valentini.