Parla riminese la prima edizione del Concorso Internazionale Direttori di Coro “Romano Gandolfi” che si è chiusa a dicembre 2019.
Il direttore artistico, anche organizzatore, è il riminese Andrea Angelini già presidente di Aerco (Associazione Emiliano Romagnola Cori) inoltre attivo nella comunità mondiale del canto corale.
Il concorso è stato intitolato a Romano Gandolfi, nativo della provincia di Parma, che per lungo tempo è stato Direttore di Coro al Teatro alla Scala collaborando con Maestri come Claudio Abbado, Leonard Bernstein e molti altri.
Ottimo il successo di partecipazione tanto che i sedici giovani maestri di coro provenivano da Cina, Corea del Sud, Germania, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica di Slovacchia, Russia, Stati Uniti e Taiwan. Il regolamento ne fissava l’età massima a 35 anni e una prima valutazione tramite curriculum.
Corposo il repertorio formato da partiture di alcuni madrigali di Marenzio, Bennet e Arcadelt approdando poi alla musica degli ultimi secoli di Rossini, Fauré, Standford e Chilcott dopo alcuni grandi classici come Mozart, Salieri, Haydn e Schubert.
Per giudicare esecuzioni di quella portata è stata invitata da Andrea Angelini una giuria internazionale di grande rilievo formata dal presidente Vytautas Miskinis, docente di direzione corale all’Accademia Lituana di Musica e presidente dell’Unione Corale Lituana. Al suo fianco la direttrice di diverse formazioni corali Cinzia Zanon, Aleksei Petrov insegnante all’Accademia di Arte Corale di Mosca, il parmigiano Gianluigi Giacomoni responsabile della promozione culturale della Fondazione Toscanini, e Inessa Bodyako direttore artistico del coro dell’Accademia Musicale Bielorussa e rinomata Direttrice di Coro.
La lettone Krista Audere, 30 anni, si è aggiudicata la prima edizione del Concorso e il premio speciale messo in palio dal Centro Studi Romano Gandolfi. Marco Barbon di Treviso è invece il secondo classificato mentre il terzo premio è andato a Martynas Stakionis dalla Lituania.
La ricetta per il successo
Organizzare un evento internazionale così importante e, allo stesso tempo, così di nicchia è tutt’altro che facile.
Angelini si è affidato quindi alla qualità del repertorio, alla giuria qualificata oltre che a una perfetta organizzazione in ogni dettaglio.
Tutti i partecipanti hanno apprezzato l’ospitalità, la cordialità e gli ottimi spazi messi a disposizione dall’organizzazione di Aerco che, per l’occasione, ha ottenuto il patrocinio del Conservatorio musicale “Arrigo Boito“ di Parma dove si sono tenuti tre giorni di competizione oltre alla serata di gala finale con cerimonia di premiazione.
I membri della giuria hanno avuto la possibilità di gustare piatti e salumi della tradizione parmigiana.
Voci bianche dalla Romagna
C’è un altro pezzo di Romagna che ha caratterizzato il Concorso, ovvero il coro di voci bianche “Le Allegre Note” di Riccione fondato e diretto dal Maestro Fabio Pecci. La formazione corale, partita da un progetto scolastico, celebra nel 2020 il suo ventennale ed è composta da 115 ragazzi di età compresa fra i sette e i quattordici anni.
A Parma, durante il concorso per direttori di coro, “Le Allegre Note” ha dovuto affrontare diversi brani sotto la direzione dei diversi maestri provenienti da Germania, Italia, Lettonia, Lituania e Slovacchia. Insomma un’impresa tutt’altro che facile visto che, fra le varie difficoltà, i giovani direttori di coro avevano a disposizione solo 25 minuti per la preparazione del brano mentre la lingua ufficiale dell’intero concorso era l’inglese.
I giovani coristi si sono esibiti a fianco del Coro Regionale Giovanile dell’Emilia Romagna e con il coro “Ildebrando Pizzetti” dell’Università di Parma. I giovani de “Le Allegre Note” (nella foto, la lituana Martynas Stakionis dirige il coro Le Allegre Note) si sono impegnati a meraviglia, hanno forse avuto paura dell’importanza del momento ma sia la competizione sia la serata di gala sono state un successo.
L’appuntamento, biennale, è ora fissato alla prossima edizione del 2021. Con ogni probabilità verrà riproposta anche l’abbinata romagnola, con coro e direzione artistica, risultata vincente.
Silvio Marvisi