uinta sconfitta consecutiva. La terza con Colella in panchina. Ma soprattutto ultimo posto in classifica. E con un futuro pieno di incognite. Perché se parti bene, come è successo anche a Piacenza, sbagli un paio di conclusioni facili che potevano portarti in vantaggio, e poi al primo soffio di vento ti sciogli come neve al sole, allora significa che c’è qualcosa che non funziona a livello strutturale. Ed è questa la cosa che deve preoccupare di più i tifosi biancorossi. Questa è una squadra con pochissima personalità e con un tasso tecnico abbastanza modesto. Se poi metti in panchina uno dei pochi uomini di carattere, come Scotti, allora tutto diventa ancora più difficile. L’impressione è che Colella, l’allenatore che fino a questo momento ha fatto peggio sotto l’era Grassi, abbia dato più coraggio alla squadra, ma allo stesso tempo proprio i ko dimostrano che qualcosa non funziona. E dopo Piacenza anche lui lo ha ammesso. Ora ci sarà il mercato, ma occorrerà capire la disponibilità economica con la quale si potrà misurare Ivano Pastore. Perché una cosa è certa, a questa squadra servono almeno un paio di difensori e di centrocampisti. Con questa spada di Damocle sulla testa, domenica (calcio d’inizio alle ore 15), si torna al ‘Neri’, avversario di turno la Triestina. Gli alabardati hanno 23 punti e fuori casa hanno conquistato solo otto punti. Peggio hanno fatto solo Gubbio, Imolese, Vis Pesaro con 7 e Rimini con 3.
Cesena, che scoppola! Perde malamente il Cesena che ne prende quattro dal Fano in una gara che ha visto i bianconeri in 10 fin dai primi minuti. Prossimo impegno un casa dell’Arzignano.