L’Università a Rimini vola. Le immatricolazioni al Campus segnano +10,5%. Solo Cesena tiene il passo (+11,9%), mentre gli altri “cugini” romagnoli, pur festeggiando aumenti e buoni risultati, sono a distanza: Ravenna +4% e Forlì +7,6%. Persino Bologna guarda la targa dei riminesi: +8%.
Rimini (e Cesena) è trainante per il buon andamento dell’Alma Mater che, in totale, segna +8,2%: i nuovi iscritti aumentano in tutti i cicli di studio (+5,3% nelle lauree triennali, +12,2% per le lauree magistrali e magistrali a ciclo unico) e in tutti i Campus dell’Alma Mater.
L’Università di Bologna si conferma sempre più attrattiva per gli studenti, a tutti i livelli: le immatricolazioni per l’anno accademico 2019/2020 segnano un +8,2% rispetto allo scorso anno. I nuovi studenti iscritti all’Alma Mater sono ad oggi 26.448, contro i 24.453 rilevati alla stessa data del 2018.
Una crescita che interessa tutti i cicli di studio: +5,3% nelle lauree triennali e +12,2% per le lauree magistrali e magistrali a ciclo unico.
“Rimini registra un incremento importante – è soddisfatto il presidente del Campus di Rimini, Sergio Brasini – che riguarda in maniera ancora più accentuata le lauree magistrali (+21,9%), in tutte le aree disciplinari presenti all’interno della nostra offerta formativa”.
Scelta fuori regione
Tra i nuovi iscritti, gli studenti che arrivano da fuori regione sono il 48,7% del totale, che diventano il 62,6% se si considerano solo le lauree magistrali (sono invece il 42% per le lauree triennali e magistrali a ciclo unico). E di questi, gli studenti internazionali sono l’8,1% del totale (11,6% per le lauree magistrali).
Questo notevole aumento delle immatricolazioni è coerente con i numeri, anch’essi in grande crescita, degli studenti che hanno partecipato ai test TOLC e alle prove di ammissione all’inizio del nuovo anno accademico.
Test e ammissione
I TOLC sono i test di orientamento e valutazione delle capacità iniziali necessari per partecipare alle selezioni di molti corsi di laurea a numero programmato e anche per la verifica delle conoscenze di alcuni corsi di laurea a libero accesso. Per l’anno accademico 2018/2019 gli studenti che avevano partecipato a questi test nelle sedi dell’Università di Bologna erano stati 14.163. Nel nuovo anno accademico 2019/2020 sono stati 24.889: una crescita del 75,7%.
Guardando invece agli studenti che hanno partecipato alle prove di ammissione per l’iscrizione ai corsi di laurea a numero programmato dell’Alma Mater, la crescita registrata rispetto all’anno scorso è pari al 13,8% (39.951 per l’anno accademico 2019/2020, contro 35.093 dell’anno precedente).
Tasse, più riduzioni
E l’aumento degli immatricolati va in parallelo anche con la crescita degli studenti Unibo che usufruiscono di una riduzione o dell’esonero totale delle tasse di iscrizione.
Guardando al totale degli iscritti, saranno quest’anno 49.734 gli studenti che avranno accesso a queste agevolazioni, con una crescita che segna +8,1% rispetto all’anno scorso.
Tra questi, ben 27.995 avranno l’esonero totale dal pagamento delle tasse universitarie, in aumento del 7,8% rispetto all’anno accademico 2018/2019. E in aumento del 186% rispetto all’anno accademico 2015/2016, l’ultimo prima della riforma del sistema di tassazione.
Città, servizi e opportunità
“Rimini si conferma – è il commento dell’Amministrazione Comunale di Rimini – come un contesto didattico fecondo, in grado di interpretare ed intercettare le nuove tendenze, grazie ad una offerta di corsi coraggiosa, plurale e innovativa. Lo testimonia la leadership nella classifica delle triennali, ovvero gli studenti più giovani, e degli studenti internazionali, che scelgono sempre più Rimini anche grazie ai nuovi corsi in lingua inglese”.
Mettere al centro la conoscenza significa – per l’Amministrazione riminese – “interpretare i cambiamenti internazionali tenendo insieme le sinergie virtuose con l’Università di Bologna da una parte, e la filiera con il mondo imprenditoriale e del lavoro locale”. Rimini sta creando intorno all’Università un sistema di servizi, infrastrutture, opportunità culturali e diritto allo studio in grado di competere da protagonista non solo con i partner romagnoli, ma anche con uno scenario più vasto.
Tommaso Cevoli