Inaugurato con Velodimaya, monologo comico di Natalino Balasso, il cartellone del Teatro Astra di Bellaria prosegue lungo il sentiero della risata, ricollegandosi a Dario Fo: un maestro del genere, anche se lui è molto di più. Venerdì 29, l’attrice romagnola Lucia Vasini (ecco perché il sottotitolo Parti femminili) proporrà – a cinquant’anni dal debutto – Mistero buffo, il capolavoro di Dario Fo e Franca Rame: frutto della sapienza teatrale di entrambi. Già sabato 9, però, Jacopo – figlio della celebre coppia – era stato l’interprete di Com’è essere figlio di Dario Fo e Franca Rame?, tratto dall’omonimo libro di cui è autore.
Con Opera!, lunedì 23 dicembre, però si cambia radicalmente atmosfera. Montati come un vero e proprio spettacolo, una serie di celebri brani operistici sono stati rivisitati da giovani compositori: li esegue il Time Machine Ensemble, formato da una decina di strumentisti non ancora trentenni e diretto dalla ventottenne Beatrice Venezi. Si resta ancora in ambito musicale con Turandò: prendendo le mosse dalla favola di Gozi cui si ispirò Puccini per la sua opera lasciata incompiuta, questa rilettura guarda a una possibile principessa di oggi. A portarla in scena il 17 gennaio – e quello bellariese rappresenta il loro debutto nazionale – sarà il duo Musica Nuda, ossia la cantante-attrice Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, capace con il suo contrabbasso di evocare un’intera orchestra. Divertimento musicale è anche quello offerto, il 9 febbraio, da Duo Italia! che vede insieme sul palco gli attori e conduttori radiofonici Max Paiella e Claudio Greg Gregori (nella foto), impegnati in dialoghi che si alternano a italianissimi stornelli, declinati – a partire dal romanesco – fino al rumeno, al norvegese e all’inevitabile country blues.
Star indiscussa della comunicazione scientifica, Gabriella Greison si esibisce in Einstein Forever, tratto dal libro che ha appena scritto: un racconto dove viene ripercorsa la vita del grande fisico. Ad accompagnarla, la sera del 14 marzo, Marcello Corvino alle prese con le stesse musiche che l’eclettico scienziato amava suonare al violino. Il sipario sulla sezione di prosa cala il 9 aprile, quando il giornalista e scrittore Corrado Augias proporrà il suo collaudato successo Ecce Homo. Anatomia di una condanna, di cui è autore e interprete: una riflessione dedicata al contorno storico-politico e agli aspetti rimasti oscuri dello sbrigativo processo a Gesù.
Da ricordare che tutti gli spettacoli hanno sempre inizio alle ore 21. Il cartellone bellariese però non si esaurisce con la prosa e dedica un segmento della sua programmazione, denominato Astrino, ai piccoli spettatori. I quattro appuntamenti domenicali, fissati alle 16.30, hanno giù preso il via il 27 ottobre con la compagnia Catalyst e il loro spettacolo I musicanti di Brema. Anche il prossimo appuntamento, il 15 dicembre, sarà dedicato ai piccolissimi (dai tre anni in su), perché va in scena Cappuccetto rosso, la più celebre favola dei Fratelli Grimm, nella versione del Teatrino della Neve, con Marta Padovani e Walter Sabato protagonisti e interpreti. Il 19 gennaio, Il Baule Volante propone, con Nico cerca un amico, tratto da un racconto di Matthias Hoppe, la storia di un topolino che scopre la difficoltà delle relazioni. Oltre a esserne interpreti, Liliana Letterese e Andrea Lugli curano rispettivamente drammaturgia e regia. Infine, domenica 16 febbraio, appuntamento con la compagnia Rosaspina per l’ultima data di questo ciclo per bambini: Bertoldo e Bertoldino, ispirato ai due indimenticabili racconti seicenteschi di Giulio Cesare Croce. Interpreti Aurelia Camporesi, Angelo Generali (anche regista) e Giampiero Bartolini.