I film d’animazione italiani sul grande schermo si contano in uscita ogni anno sulle dita di una mano, ma quando arrivano perle come questa ci si rincuora. Il disegnatore Lorenzo Mattotti passa alla regia di un suo progetto, dopo aver collaborato con esperienze altrui (vedi Pinocchio di Enzo d’Alò), in coproduzione con la Francia e sceglie il magnifico romanzo di Dino Buzzati La famosa invasione degli orsi in Sicilia, illustrato al tempo dallo stesso Buzzati. Scelta congeniale per il disegnatore bresciano che trova nelle pagine di Buzzati la giusta ispirazione per una favola splendida, sia dal punto di vista grafico sia da quello della narrazione.
Nel film si racconta di un cantastorie, Gedeone e della giovanissima Almerina (in ricordo della “sposa bambina” di Buzzati, scomparsa nel 2015, alla quale il film è dedicato assieme al ricordo di Carlo Mazzacurati), rifugiatisi in una grotta dove incontrano un vecchio orso al quale raccontano la storia dell’invasione dei plantigradi in Sicilia. Ma la storia non è completa: ci pensa lo stesso orso a terminare il racconto, introducendo particolari ignoti a Gedeone ed Almerina.
Fantasia a pieno regime, immagini colorate che emozionano profondamente, al servizio di un racconto che è affabulazione pura, assolutamente consigliato a tutti come esperienza cinematografica di pregio.
E questa volta chapeau alla scelta di utilizzare voci di attori “genuini” e non doppiatori improvvisati: Antonio Albanese, Toni Servillo, Corrado Guzzanti e l’indimenticabile Andrea Camilleri, sono al servizio di una storia che affascina in ogni singolo disegno in movimento, nella fascinosa elaborazione di una storia sui temi del rispetto e della convivenza pacifica ed i pericoli del potere e della paura del diverso.