Carlotta ha 7 anni e deve fare in media 2800 punture all’anno perché il diabete è una malattia che colpisce anche i più piccoli e per cui non esiste guarigione.
Il diabete ha bussato alla porta di Sauro quando era già adulto, cambiando drasticamente la sua vita e gli equilibri famigliari.
Per chi è sempre stato il punto di riferimento per la sua famiglia, la paura di dover chiedere aiuto, a causa delle complicanze che possono insorgere per il diabete, può essere insormontabile. Una vita intera con il diabete può portare alla non autosufficienza, rendendo ancor più complessa la gestione di questa malattia.
In occasione della Giornata Mondiale del Diabete, dal 9 al 17 novembre, i volontari dell’associazione Diabete Romagna saranno in oltre 50 piazze per far uscire dal silenzio questa patologia cronica.
In questa occasione si potranno acquistare i prodotti solidali, la zuppa di legumi e la miscela di caffè amabile “No sugar”, e garantire così a tutti i bambini, adulti e persone non autosufficienti con diabete della Romagna le cure di cui hanno bisogno.
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