Due punti che dovevano essere sei. Che sommati ai tre dell’esordio avrebbero fatto nove. Con il Rimini, ora, che si sarebbe ritrovato in testa alla classifica. Perché sia con la Feralpi Salò sia con il Sud Tirol, la squadra di Renato Cioffi, meritava la vittoria. Peccato che una lettura sbagliata in terra lombarda abbia portato a un pareggio sanguinoso arrivato sui titoli di coda mentre al “Neri”, domenica scorsa, una serie di decisioni arbitrali abbiano fermato Scotti e compagni. Al di là di tutto, però, rimane la consapevolezza che il Rimini è sicuramente la sorpresa più bella di questo inizio di campionato. Alzi la mano, del resto, chi, un mese fa, avrebbe creduto di trovare, dopo tre gare, i biancorossi a quota quattro. Anzi, in tanti avevano già fatto partire il toto esonero. Invece Cioffi è stato bravo nel compattare il gruppo, nel cercare per il suo modulo, il 3-5-2, gli interpreti migliori, o almeno quelli che erano considerati i numeri uno rispetto al budget a disposizione. E qui va aperta una finestra per il Direttore Sportivo Rino D’Agnelli che ha davvero fatto i miracoli riuscendo a portare in piazzale del Popolo giocatori come Gerardi (nella foto tratta dalla pagina Facebook del Rimini il gol dell’1-0) e Zamparo, un ottimo tandem d’attacco, o è riuscito a trattenere in mezzo a tutto il marasma estivo Candido e Palma. Una squadra che lotta, suda e lascia sul campo, o almeno così è stato fino adesso, tutto quello che ha. Cosa che al tifoso piace. Ora sotto con il Vicenza. L’appuntamento è al “Menti” per domenica 15 settembre, alle 17.30. I veneti, all’esordio, hanno pareggiato a Modena (0-0) per poi battere in casa la Fermana (3-1) e bloccare sull’1-1 il Carpi, grande favorito per la vittoria finale. Insomma, un buon test per capire davvero la forza di questo gruppo.