La nostra Comunità ricorda con stima e affetto don Domenico Valgimigli che è stato, insieme ad altri tre sacerdoti, fondatore della Parrocchia di Gesù nostra Riconciliazione nell’ottobre 1971 e in seguito Parroco unico dal 1973 al 2015.
Il nome da lui scelto per la nostra Parrocchia è stato profetico, in quanto ha approfondito una riflessione teologica e pastorale che si stava sviluppando in quel periodo. Tale prospettiva ha avuto in san Giovanni Paolo II e nell’attuale pontefice uno sviluppo che ha permesso di guardare a Dio non come a un giudice spietato ma come un padre amoroso, sempre pronto a perdonarci.
Don Domenico aveva la capacità di “spiazzare”, di indurre alla riflessione sulla fede in modo nuovo, perché ci ha sempre invitato a mettere al primo posto l’incontro con Cristo, l’esperienza di fede nella vita quotidiana. Ci ha proposto Gesù vivo, attuale, presente in mezzo a noi attraverso i volti della Comunità.
Ci ha fatto capire che “la Parrocchia non è una geografia, ma una storia”, coinvolgendoci in un’esperienza appassionata alla “buona novella”.
Don Domenico ha avuto il dono dell’intelligenza unito ad un grande talento comunicativo: ha sempre sostenuto che la Gloria di Dio si manifesta attraverso i volti degli uomini e egli stesso è stato occasione di incontro con Gesù.
Le sue omelie sono state uno straordinario strumento di crescita intellettivo ed emotivo. Mai, dopo averlo ascoltato, si restava indifferenti; si era costretti ad interrogarsi e a prendere posizione.
Convinto che la fede deve essere unita alle opere, don Domenico ha combattuto con determinazione e coraggio in diversi ambiti, coinvolgendoci nel perseguimento di numerosi obiettivi: la costruzione della Comunità, della Chiesa (inizialmente un capannone, poi una grande Chiesa consacrata l’8 dicembre del 2000), la realizzazione del Campo Sportivo, della cappellina mariana in Via Casti e l’intitolazione del Parco a Giovanni Paolo II.
Ci ha sollecitato a servire la liturgia e i fratelli bisognosi, chiamando alcuni di noi a verificare la vocazione al diaconato e a diversi Ministeri istituiti, sostenendoci nella formazione e facendoci capire l’importanza del servizio liturgico. Il gruppo, inizialmente modesto, si è nel tempo consolidato sul piano qualitativo e numerico.
Ha sostenuto con forza tutti gli operatori pastorali, coinvolgendo le giovani coppie nel catechismo, nelle uscite, nei campeggi e offrendosi sempre come punto di riferimento per tutti.
Ci ha sempre sostenuto nei momenti di difficoltà con la sua presenza e la sua parola; non ci siamo mai sentiti soli: potevamo contare sulla sua amicizia ed autorevolezza.
Sollecitati dal suo entusiasmo e dal suo amore appassionato per Cristo, tanti di noi hanno preso coscienza del proprio compito missionario e hanno assistito i nostri malati e infermi, i nostri poveri, hanno organizzato incontri di preghiera, uscite comunitarie, vacanze invernali ed estive, campeggi giovanili, pellegrinaggi…
Il suo orizzonte ha superato l’oceano fino ad arrivare in Brasile dove, in una delle zone più povere del paese, ha promosso il progetto Vita Nova col quale tutt’ora centinaia di bambini sono aiutati a realizzare il proprio cammino educativo.
Grazie alla sua disponibilità e familiarità verso tutti è riuscito a costruire un clima di amicizia e coinvolgimento, che si è manifestato in modo particolare in tante attività e feste organizzate nel salone parrocchiale.
La sua visione ecclesiologica è stata aperta a tutti i Movimenti e le aggregazioni che lo Spirito suscitava nella Chiesa, a cui ha dato spazio con tenacia e consapevolezza, riconoscendo in tutti la presenza salvifica di Cristo.
A tal proposito vogliamo ricordare la sua tesi di laurea in diritto canonico sui Movimenti Ecclesiali nella Diocesi di Rimini ed il suo impegno come Assistente Diocesano e Regionale dei gruppi di Padre Pio.
Don Domenico ha considerato la nostra Parrocchia come la sua famiglia, la sua casa, per questo quando le sue condizioni di salute non gli hanno più permesso di essere autonomo, ha avuto difficoltà a lasciare la sua amata canonica.
A questo proposito desideriamo ringraziare il Vescovo per la pazienza, l’attenzione e la cura con le quali ha seguito tutta la vicenda umana del nostro Parroco. Ringraziamo anche i familiari di don Domenico che lo hanno accompagnato passo passo con tanta passione e amore, in particolare negli ultimi anni della sua vita segnata dalla malattia. Egli l’ha accettata con dignità offrendo a Cristo la sua sofferenza; ne sono testimoni alcuni membri della Comunità che si sono recati a fargli visita regolarmente durante il soggiorno alla Casa del Clero di Rimini e nei periodi di ricovero in ospedale. A questi fratelli va tutta la nostra gratitudine.
Nell’ultimo mese della sua vita terrena, la Comunità parrocchiale ogni sera si è riunita in preghiera per lui, chiedendo a Dio di assisterlo e di alleviare le sue sofferenze.
Ora è tra le braccia del Padre e noi vogliamo ringraziare il Signore che ci ha donato una guida autorevole per il nostro cammino di fede.
Grazie Don Domenico per la tua testimonianza e per l’amore che ci hai donato.
Invitiamo tutti a venire alla S. Messa di settima, presieduta dal nostro vescovo Francesco Lambiasi nella nostra chiesa in via della Fiera 82, domenica 1 settembre alle ore 18.
La comunità parrocchiale
di Gesù nostra Riconciliazione