IEG, record e dimissioni. E tutto in 24 ore. Ieri l’annuncio degli straordinari risultati registrati nei primi sei mesi del 2019, oggi la notizia – un fulmine a ciel sereno – delle dimissioni dell’AD Ugo Ravanelli: “non c’erano più le condizioni necessarie per proseguire il rapporto”.
Sul tavolo del Consiglio di Amministrazione di Italian Exhibition Group S.p.A. le dimissioni dell’Amministratore Delegato, Ugo Ravanelli, sono pervenute oggi con effetto immediato da tutti gli incarichi ricoperti nella Società e nelle Aziende da essa partecipate.
“L’aver raggiunto, in questo breve periodo di collaborazione, tutti gli importanti obiettivi prefissati è per me motivo di orgoglio; – la prima dichiarazione di Ravanelli – oggi però non vi sono più i necessari presupposti per poter proseguire questa esperienza”.
Il 13 giugno scorso, IEg era sbarcata in Borsa, sbarco che aveva subito portato buoni risultati: ieri a Piazza Affari il titolo oscillava intorno a 4 euro e 20 centesimi per azione.
Successivamente interpellato Ravanelli ha dichiarato: “Come affermato nella call di presentazione dei risultati di ieri, il business della Società è solido. Sono infatti certo che l’impegno e la competenza che caratterizzano il management di IEG porteranno la Società a raggiungere gli obiettivi attesi”.
Ugo Ravanelli detiene alla data delle dimissioni n. 5.000 azioni ordinarie della Società. E rivestiva il ruolo di amministratore esecutivo, non indipendente, all’interno del Consiglio di Amministrazione, nonché di Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi con i compiti indicati dall’art. 7.C.4 del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana. Quali indennità o altri benefici percepirà Ravanelli per la sua uscita, sono in corso di calcolo e determinazione. Ravanelli era stato nominato Ad il 2 maggio del 2018 (nella foto, il momento dell'”incoronazione”, mentre .stringe la mano al presidente Lorenzo Cagnoni a sx).
“Il Consiglio di Amministrazione, – fanno sapere da IEG – unanimemente ringrazia Ugo Ravanelli per lo straordinario lavoro svolto in questi mesi e gli formula i migliori auguri per il suo futuro”.
Il Presidente di Italian Exhibition Group Lorenzo Cagnoni ha convocato il Consiglio di Amministrazione per giovedì 29 agosto, alle ore 10: sarà il momento e il luogo per assumere le necessarie decisioni alla luce dell’abbandono dell’Ad.
Se sul fronte dirigenziale tira vento di scirocco, è bonaccia per il bilancio dei primi sei mesi del 2019. Lo dice la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno presentata proprio ieri da IEG. I ricavi totali dei primi sei mesi ammontano a 99,9 milioni di Euro, un bel salto in avanti rispetto ai 77,3 milioni dell’anno precedente
EBITDA1 e EBIT rispettivamente a 26,6 (di cui 1,9 milioni positivi relativi all’impatto IFRS 16) e 17,7 milioni di Euro rispetto ai 17 e 11,8 milioni del primo semestre 2018
Risultato netto consolidato a 10,7 milioni di Euro (+ 40,2% rispetto ai 7,6 milioni dell’anno precedente).
Anche il patrimonio scatta in avanti. Il patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2019 era pari a circa 105,2 milioni rispetto ai 102,5 milioni al 31 dicembre 2018.
La significativa crescita dei ricavi di periodo deriva dai risultati positivi conseguiti da ogni linea di business e l’incremento di circa 22,6 milioni rispetto al pari periodo dell’anno precedente, è frutto sia di crescita puramente organica (+ 7,4 milioni pari al + 9,6%), sia di variazione di perimetro. Quest’ultima tiene conto, per circa 15,2 milioni, dei ricavi conseguenti alle acquisizioni delle attività di allestimenti effettuate lo scorso anno (FB international in USA nel marzo e Prostand – Colorcom in Italia nel settembre 2018) e della somma aritmetica (con saldo vicino allo zero) di eventi pluriennali o tenutisi in un semestre diverso da quello dell’anno precedente.
In particolare, il “core business” del Gruppo (nella foto a lato, la prima quotazione in Borsa del giugno scorso, salutata con soddisfazione da Ravanelli a sx e Cagnoni a dx), costituito dall’organizzazione diretta di manifestazioni fieristiche, ha rappresentato nel semestre il 53,7% dei ricavi complessivi e mostra un incremento del 6,6% rispetto all’esercizio precedente. Tale incremento è imputabile ai principali prodotti leader nelle categorie “Food & Beverage” e “Jewellery & Fashion”. La stagionalità del calendario fieristico ha un impatto trascurabile e riferibile soprattutto allo svolgimento della manifestazione Koinè (biennale anni dispari) a febbraio 2019.
La linea di business degli Eventi Congressuali, che rappresenta il 7,6% dei ricavi complessivi del Gruppo, ha messo a segno un incremento del 26% (+1,6 milioni di euro) rispetto al primo semestre 2018, grazie allo svolgimento di congressi di maggiori dimensioni quanto a numero di partecipanti, superfici congressuali utilizzate e servizi aggiuntivi richiesti.
I ricavi da Servizi correlati, quali allestimenti, ristorazione e pulizie rappresentano il 35,2% del totale dei ricavi del Gruppo e mostrano un sostanziale raddoppio rispetto al primo semestre dell’anno precedente (+97,8%). Alla crescita dei ricavi da servizi di ristorazione, trainati dallo sviluppo degli eventi fieristici organizzati e dalla gestione di nuove attività, si sono aggiunti i maggiori ricavi realizzati nel comparto dei servizi allestitivi a seguito delle già citate acquisizioni. Dunque, anche le varie società del gruppo IEG che operano nel campo dei servizi, dagli allestimenti fieristici alla ristorazione alle pulizie, hanno fatto registrare aumenti importanti, con ricavi praticamente raddoppiati da un anno all’altro (97% appunto) e oggi rappresentano quindi un terzo del totale dei ricavi (35,2%).
Se i risultati conseguiti da IEG nel primo semestre debbono tener conto – specie per attività fieristiche e congressuali . di una significativa stagionalità con la conseguente difficoltà a comparare tra loro i vari trimestri dell’anno, il Gruppo in una nota si dice convinto che tali risultati “confermano la positività delle scelte organizzative e gestionali operate dalla Società e consentono al management di confermare gli obiettivi di consolidamento e di crescita pianificati”. In pratica con questi numeri alla mano, la Fiera potrebbe chiudere il 2019 vicina ai 200 milioni di euro di ricavi.
Paolo Guiducci