Cesena, c’è subito il Carpi
Finalmente si torna a fare sul serio. Perché sì la Coppa Italia…, ma il campionato è il vero obiettivo di un Cesena che in questi due mesi è cresciuto a immagine e somiglianza del proprio tecnico. Una squadra aggressiva, combattiva, che non molla mai e che gioca un calcio propositivo. E i risultati si sono visti. Certo, le amichevoli sono una cosa, il campionato un’altra. E domenica, a Carpi, si capirà già qualcosa. Un Cesena che sicuramente deve ancora crescere, ma che ha fatto vedere già ottime cose. Adesso l’importante è mantenere i piedi ben saldi a terra perché l’obiettivo, è bene ricordarlo, è la salvezza.
In una situazione normale, a quest’ora, si penserebbe solo e solamente all’esordio in campionato. Perché domenica, alle 17.30, al “Romeo Neri” arriverà l’Imolese in un derby che si preannuncia subito tutto in salita. Perché il Rimini è ancora un cantiere aperto e i due ko con Cesena e Vis Pesaro in Coppa Italia sono lì a dimostrarlo. Una squadra povera dal punto di vista tecnico e che non ha attaccanti in grado di fare la differenza. O almeno questa è la sensazione dopo le prime uscite. In realtà, in città, del campionato si parla poco o nulla, tutti si è concentrati sulle vicende societarie dopo un’estate che ha messo Rimini alla berlina facendola diventare una vera e propria barzelletta. Le ultime, poi, hanno del clamoroso perché dopo aver dato il biglietto di sola andata a chi, questo Rimini, lo ha salvato la scorsa stagione, vedi Mario Petrone, il presidente Giorgio Grassi (nella foto) si è ‘consegnato’ nelle mani del duo Nicastro-Penta che ha completamente stravolto tutto. Via giocatori come Brighi, Guiebre, Buonaventura che potevano portare soldi in cassa, via i ‘petroniani’, e un benvenuto a vere e proprie scommesse. E chiavi in mano a un allenatore che in serie C ha pochissima esperienza. In realtà chi conosce bene l’ambiente era pronto a scommettere che tutto sarebbe saltato in aria e, infatti, lunedì scorso ecco l’annuncio: arrivederci e grazie. Ora le possibilità sono due, almeno al momento di andare in stampa (martedì alle 17.30): o Grassi continua da solo oppure stringe la mano al gruppo formato da Rota e Samorì che è stato respinto già una prima volta. Se dovesse seguire questa seconda soluzione è molto probabile che sulla panchina torni proprio Petrone con Recchi Direttore Sportivo e Antonello Sammarco Segretario generale. Chi vivrà, vedrà.