Sarà un titolo del turno D (sette appuntamenti denominati “Altri percorsi”), il 30 ottobre, a dare il LA alla programmazione riminese di prosa. L’importanza dello spettacolo, del resto, lo giustifica: Il nipote di Wittgenstein. Storia di un’amicizia è uno dei testi più belli del grandissimo drammaturgo austriaco Thomas Bernhard. Diretto da Patrick Guinand, avrà come protagonista Umberto Orsini, che proprio per questa interpretazione si aggiudicò il premio UBU nel 2001.
Dopo l’esordio in scala maggiore, il primo appuntamento dei turni A, B e C (anche in questo caso sette spettacoli, che da sempre rappresentano il nucleo fondamentale della programmazione) è fissato per il 5, 6 e 7 novembre, quando la bravissima attrice Maria Paiato, diretta da Paolo Coletta, si cimenterà con uno dei più potenti ruoli femminili di Brecht: la figura materna, del tutto fuori dagli schemi, delineata in Madre coraggio e i suoi figli.
Si torna ancora al turno D, il 4 dicembre, con La scuola delle mogli: la commedia di Molière verrà proposta nella bella traduzione di Cesare Garboli, con Antonio Cirillo interprete e regista. Il 17 tocca a Winston vs. Churchill, il vizio della democrazia di Carlo Gabardini. Nelle vesti del primo ministro inglese, artefice degli esiti della seconda guerra mondiale, Giuseppe Battiston, con la regia di Paola Rota.
Triplice serata (20, 21 e 22) invece per Falstaff e il suo servo, dedicato al personaggio che compare nelle Allegre comari di Windsor e nell’Enrico IV di Shakespeare, poi – come sanno bene i melomani – magistralmente trasformato da Arrigo Boito nello splendido libretto per Verdi. Qui a curare la drammaturgia è il regista Antonio Calenda, mentre i due interpreti sono Franco Branciaroli e Roberto Herlitzka: la coppia padrone-servitore che si ripresenta innumerevoli volte in palcoscenico secondo molteplici declinazioni.
Il 7, 8 e 9 gennaio tocca ad After Miss Julie, una rielaborazione di Patrick Marber della celebre tragedia di Strindberg La signorina Giulia. Protagonista Gabriella Pession affiancata da Lino Guanciale per la regia di Giampero Solari.
Si ritorna al turno D, il 30, con Riccardo3. L’avversario: una libera interpretazione del dramma shakespeariano di Francesco Nicolini, affidata alle cure registiche di Enzo Vetrano e Stefano Randisi che sono anche interpreti dello spettacolo. Il 2 febbraio viene riproposta – a venti anni dal suo debutto – Radio clandestina, uno degli spettacoli più belli di Ascanio Celestini, tratto dal libro di Alessandro Portelli L’ordine è stato eseguito in cui si racconta l’eccidio delle Fosse Ardeatine, avvenuto nel marzo del 1944. A rinnovare la memoria storica, il 10, c’è anche un altro spettacolo, Esodo. Questa volta sarà il cantante e attore Simone Cristicchi ad approfondire le tematiche legate alla fuga – più o meno volontaria – degli italiani dalle terre d’Istria e Dalmazia, realizzando una sorta d’ideale proseguimento del fortunato Magazzino 18. Il 14 – e siamo sempre nel turno D – va in scena Fedeli d’Amore. Polittico in sette quadri per Dante Alighieri: una circumnavigazione attorno al sommo poeta di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari.
Triplo appuntamento invece quello del 20, 21 e 22 con la commedia di Maurizio De Giovanni Il silenzio grande in cui il compito d’indagare la complessità dei rapporti familiari è affidato agli attori Massimiliano Gallo, Monica Nappo e Stefania Rocca, sotto la guida registica di Alessandro Gassmann. Qualche giorno dopo (il 25, 26 e 27) Edoardo Erba interpreta When the rain stops falling. Quando la pioggia finirà di Andrew Bovell, in un adattamento teatrale di Lisa Ferlazzo Natoli, curatrice anche della regia: una saga familiare che si sviluppa nell’arco di ottant’anni.
Il 3, 4 e 5 marzo ritorna Maria Paiato, questa volta insieme a Massimo Popolizio, pure regista dello spettacolo, per affrontare Un nemico del popolo di Ibsen (nella traduzione di Luigi Squarzina), testo che ha il suo fulcro nei temi che oggi attraversano la nostra società: dal potere alla corruzione e alle problematiche ambientali. L’ultimo appuntamento – il 12, 13 e 14 marzo – è con Miss Marple: giochi di prestigio, un allestimento cucito su misura per Maria Amelia Monti (nella foto) che interpreta la famosa investigatrice creata da Agata Christie.
Accanto alla programmazione accolta nel rinato Teatro Galli non va però dimenticata quella agli Atti, che ospitano una serie di progetti collaterali e alcune serate fuori abbonamento, con un’ampia attenzione riservata anche alla danza. Da segnalare Vita di Leonardo, concepito da Roberto Mercadini per il quinto centenario del genio toscano (10 novembre), e Se questo è un uomo, proposto dallo Stabile di Torino e dal Teatro Nazionale di Roma per ricordare i cento anni dalla nascita di Primo Levi. Ma c’è spazio anche per l’operetta, con Il pipistrello di Strauss nell’adattamento della compagnia di Corrado Abbati, e per il teatro comico, con due titoli: Se non posso ballare di Serena Dandini, interpretato da Lella Costa con la regia di Serena Sinigaglia (18 febbraio) e Gagmen, antologia dei successi di Lillo e Greg (2 aprile).
I nuovi abbonamenti si potranno acquistare dal 14 settembre.