Sarà la splendida cornice dell’arena aperta di Poggio Berni ad accogliere, lunedì 22 luglio alle ore 21.30, la messa in scena di Eterno amore a Notre Dame. Si tratta della terza replica, dopo l’incredibile successo ottenuto nell’ottobre scorso a Santarcangelo (due serate sold-out). Ad interpretarlo, sette ragazzi (più tre figuranti) delle parrocchie di Rivabella, San Giuliano Martire, Celle e Santarcangelo. Tutti loro fanno parte dei gruppi AC e ANSPI ed alcuni anche del coro diocesano giovanile: canteranno dal vivo su basi registrate, formando un complesso corale capace davvero di emozionare.
Quella che verrà rappresentata è una storia attuale, liberamente tratta dall’originale: persone che cercano asilo e che invece vengono cacciate. Il filo conduttore sarà l’amore, un amore eterno appunto, che va oltre la morte. I protagonisti ci lavorano da più di un anno, magistralmente diretti da Egle Piva che si dedica a questa passione da circa dieci anni. “Faccio parte del coro lirico Galli di Rimini da tempo.
Il trasporto per la musica e il canto ce l’ho da quando sono nata – racconta Egle – e, una volta andata in pensione, mi sono impegnata nel volontariato in parrocchia dedicandomi, tra le altre cose, al teatro coi ragazzi dell’ANSPI”. Tra i vari spettacoli preparati da Egle ci sono stati, ultimamente, Les Choristes e Che cos’è un figlio. Quest’ultimo, in particolare, è stato presentato alla Pieve di Santarcangelo in chiusura del mese di maggio, riscuotendo enormi consensi. Per questa ragione è in previsione una replica da tenersi già nel prossimo autunno nella Chiesa Collegiata. “Proponendo ruoli e storie di spessore – continua la Piva – non è troppo difficile trovare persone che abbiano voglia di mettersi in gioco. Uno di questi, ad esempio, è Gennaro Vinciprova, il Quasimodo di Eterno amore a Notre Dame”.
Il protagonista
Gennaro Vinciprova ha 25 anni, è originario di Napoli e vive a Rimini dal 2002. Lavora in una pizzeria, è appassionato di musica ed è stato colui che ha ideato questa rappresentazione e chiesto a Egle di collaborare. Gli chiediamo come e perché ha pensato a questo musical: “Ho lavorato con Egle in passato e, avendo potuto apprezzarne le capacità, le ho proposto di metterlo in scena assieme. Quando ho conosciuto quest’opera, me ne sono subito innamorato. È ambientata nel 1482, ma affronta temi davvero vicini alla realtà dei nostri giorni”.
Interpreti
Quasimodo, il protagonista maschile. Sei soddisfatto del ruolo? “Il personaggio mi ha affascinato molto. Considerato da tutti un mostro per il suo aspetto, si rivela invece una persona pura di cuore, che sa cosa sia l’amore sincero, tanto da lasciarsi morire insieme alla sua Esmeralda quando lei sarà impiccata”. Sappiamo che canti davvero bene. Hai studiato questa disciplina? “Sono autodidatta, ma sono nato in una famiglia di musicisti. Mi sono applicato, infatti, al flauto traverso per 6 anni. Ho iniziato ad approfondire la mia passione per il canto dal 2011, quando sono entrato come tenore nella corale ‘Nostra Signora di Fatima’ di Rivabella, con cui ho girato l’Italia e a cui devo veramente tutto. Non avendo tempo per frequentare una scuola per motivi lavorativi, guardo molti tutorial su internet e ammetto di aver imparato molto”.
Spazio alla solidarietà
Si prevede un’ottima affluenza di pubblico per questo spettacolo tanto atteso (i posti sono limitati, per la prevendita dei biglietti è possibile rivolgersi a Egle, 340.2392771). Talento e spettacolo, ma con un occhio rivolto al cuore. Il ricavato sarà infatti devoluto alla parrocchia di Santarcangelo per finanziare un importante progetto di solidarietà: il sostegno alla famiglia Hysan, profughi siriani arrivati lo scorso autunno nel borgo clementino attraverso i corridoi umanitari, e che saranno anche invitati speciali allo spettacolo. Durante la serata sarà aperto il chiosco della Pro Loco di Poggio Torriana per bibite o snack. In caso di maltempo, lo spettacolo verrà rimandato al lunedì successivo (29 luglio).
Roberta Tamburini