Mi aspetto multe, sequesti e arresti”(La7), “ Al confine con la Slovenia costruirò un muro!” (Repubblica), “Non darò mai ok agli sbarchi!” (ilGiornale). Indubbiamente, almeno ad un terzo degli italiani (che votano),Salvini piace proprio perché lo vedono come l’unico vero argine all’invasione (?) dei popoli dell’Africa(un po’ neri e come se non bastasse musulmani!). E così ci dividiamo noistessi cattolici, in buonisti e cattivisti, chi pro, chi contro.
Ma invece che dividersi in pro e contro, è il caso di cominciare a riflettere sulla assolutamancanza di politiche sull’immigrazioni, di questo come degli altri governi e dell’Europastessa. La politica, al solito, scarica su altri la propria incapacità di fornire soluzioni. Magari sulle Ong, quasi ne fossero loro la causa (sic!). In realtà l’immigrazione irregolare è la prima conseguenza della decisione di bloccare gli ingressi regolari, illudendoci di fermare così il fenomeno.
Tutto ciò ha dato spazio a trafficanti e mafie, che hanno, a loro volta, incentivato il loro businnes con tratta e sfruttamento. Salvini ha ragione quando dice che il contrastoalla tratta di esseri umani deve essere severo, duro, in collaborazione con le polizie europeee africane. Ma come può pensare di consegnare alla guardia costieralibica chi dalla Libia fugge perché abusato in centri detenzione, dovetorture e nefandezze continuano ad avvenire fra l’indifferenza generale dell’Occidente?
Ecco perché è indispensabile “governare” positivamente la situazione, ristabilendo la possibilità di ingressi regolari a livello europeo, tenendo presenti le necessità delle imprese, del mercato del lavoro, delle famiglie, ma anche la bassa natalità, l’invecchiamento della popolazione e lo spopolamento di molte aree.
Pare una sciocchezza, anche perché molti lamentano la mancanza di lavoro, ma i demografi ce lo ripetono ogni giorno. Avere accordi con i paesi di provenienza e transito diventa indispensabile, non solo per riportare a casa i “cattivi”, ma soprattutto per far venire i “buoni”, nell’interesse di entrambi i Paesi.
Su questi temi le politiche sono sempre state emergenziali e disordinate, mentre occorre governare il fenomeno in modo “ordinato, regolare e sicuro”. E questo è il compito della politica (vera). E l’Europa? Latita, ma perché Salvini chiede il superamento del sistema di Dublino che penalizza i paesi di primo arrivo dei rifugiati, e poi rifiuta la revisione dello stesso, proposta dalla Commissione e dal Parlamento europeo?
E poi l’Africa. I cinesi da tempo si sono accorti che nel Continente Nero si possono fare affari. Si tratta infatti di una terra incredibilmente allettante per le sue potenzialità di sviluppo. Ma per molti italiani “sono solo neri”.