Un’azienda che ha voglia di crescere deve necessariamente guardare lontano. E’ il caso della ViciVision, azienda leader nella realizzazione di macchine ottiche per misure di precisione. La poltrona più importante è occupata da Luca Vici, imprenditore – come si definisce – di secondagenerazione.
Quando è nata la vostra azienda?
“Siamo nati nel 1977 nell’ambito della sub-fornitura di sistemi di automazione industriale: quadri elettrici, banchi di prova, isole robotizzate… Poi l’azienda si è evoluta, e oggi progettiamo e realizziamo macchine ottiche per misure di precisione, oltre a quadri elettrici di comando per macchine automatiche. Il nostro è un lavoro tecnologicamente avanzato, di pregio, con una rete di fornitori specializzata”.
Un’azienda, la sua, in continua espansione che nel 2010 ha avuto una svolta importante.
“Più che importante, direi fondamentale. Dopo un periodo di oltre due anni, infatti, siamo riusciti a realizzare un’intera linea con il nostro marchio che ha portato vantaggi non indifferenti sul mercato”.
In che cosa consiste il lavoro di queste macchine?
“Si tratta di macchine a controllo ottico che misurano, con una precisione quasi assoluta, dalla micro viteria (per intenderci le viti delle implantologie dentarie) fino ai meccanismi interni degli orologi”.
Un altro anno importante è stato il 2015.
“Abbiamo aperto un punto vendita in franchising a Shanghai. Un bel salto in avanti che, grazie a una rete di sub agenti, si è rivelato vincente. Il mercato cinese è grande e non facile, ma siamo soddisfatti. Tanto che successivamente abbiamo aperto anche una nuova filiale vicino a Stoccarda, in Germania, paese notoriamente evoluto in campo meccanicoe tecnologico. Anche qui le soddisfazioni non sono tardate ad arrivare anche se, all’inizio, abbiamo faticato tanto. La nostra filosofia è molto chiara: serietà e rispetto dei tempi sono due colonne fondamentali. Proprio questi aspetti ci hanno premiato e hanno fatto sì che quella diffidenza iniziale si sia poi sciolta velocemente tanto che il mercato tedesco è diventato il secondo dopo quello italiano”.
Dopo Cina e Germania non vi siete più fermati.
“Ci siamo detti che il modello franchising poteva essere vincente e così dal 2014 abbiamo aperto anche Vici Vision Benelux, con sede in Olanda, ma le nostre macchine si vendono anche in Repubblica Ceca, Francia, Spagna, Regno Unito e Svizzera. E siamo presenti anche negli Stati Uniti d’America, più precisamente a Phoenix in Arizona e a Chicago”.
Vici, diceva che il primo mercato è quello italiano.
“Esattamente. Abbiamo due attività d’azienda: una è l’automazione e la realizzazione di quadri elettrici e qui la maggior parte del fatturato lo facciamo in Italia, mentre sulle macchine ottiche a marchio ViciVision l’85% viene esportato. In sostanza: le nuove macchine sono l’arma di sfondamento nei mercati globali”.
Quanto personale avete?
“Attualmente la ditta dà lavoro a 150 persone”.
Avete anche un ufficio di ricerca e sviluppo?
“Certamente e anche molto qualificato. Ci sono una decina di ingegneri, ed è in questo reparto che l’idea e l’innovazione sperimentata in laboratorio deve essere resa producibile, cioè trasferibile sulle macchine”.
Quanto fatturate?
“Nel 2018 a livello di gruppo circa 60 milioni di euro”.