Ultimo in classifica. Con un calendario in salita, ma con la possibilità che tutto possa ancora accadere. Perché nelle due partite che hanno visto l’arrivo di Mario Petrone in panchina, il Rimini ha dato dimostrazione di esserci e di avere una grande voglia di riscatto. Con il Fano, purtroppo, dopo un ottimo primo tempo, la squadra si è un po’ persa nella ripresa, a Bergamo, invece, è stata punita da un episodio sfortunato dopo che Piccioni (nella foto) aveva illuso tutti. Ecco, il ritorno al gol dell’attaccante biancorosso può essere un segnale positivo: schierato (finalmente) nel suo vero ruolo, l’ex Santarcangelo non ha tradito la fiducia del tecnico napoletano. Ora, però, classifica alla mano, la situazione è pesantissima e all’orizzonte c’è una partita tutta in salita. Domenica pomeriggio, infatti, il Rimini sarà ospite del Monza di Cristian Brocchi, ma soprattutto della coppia Berlusconi-Galliani. I lombardi, in casa, hanno un ruolino di marcia che parla di otto vittorie, cinque pareggi e quattro sconfitte. Ma attenzione, negli ultimi 180 minuti sono usciti per ben due volte senza nulla in mano: prima hanno perso tra le mura amiche con il Gubbio (0-1), poi, domenica, hanno ceduto sul terreno della Giana Erminio (3-2). La speranza biancorossa è che il famoso vecchio adagio che non vuole il due senza il tre si possa concretizzare.
Le parole di Ghirelli. Intanto fanno discutere le parole di Francesco Ghirelli, presidente della LegaPro. “È stato un campionato terribile, penalizzante per i nostri club. Io sono perché si lenisca la situazione, e si decidano le riammissioni dei club virtuosi di Lega Pro che retrocederanno. L’unico che può decidere in tal senso e darci luce verde è il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Cosimo Sibilia, se accedesse a tale proposta avrebbe la nostra riconoscenza a vita”.
Il Rimini, da questo punto di vista, è in una botte di ferro.