La strada è una giungla. Una frase che spesso si sente dire, per fortuna in senso scherzoso. Di frequente, però, la frase diventa tristemente vera. Se c’è una cosa che, ogni giorno e senza tregua, viene violata è il nostro povero Codice della Strada. Chiunque sia un automobilista (o un motociclista) non può che avere la sensazione di guidare in un ambiente quasi del tutto privo di regole. E, per una volta, la colpa non può di certo essere del Governo, dello Stato, delle lobby, delle multinazionali o dei banchieri. La colpevole è solo una, ed è da individuare nella sconfinata inciviltà della maggior parte degli automobilisti. C’è chi compie sorpassi da visionario (leggasi ‘da pazzo incosciente’), chi accelera in prossimità delle strisce pedonali per passare prima dei pedoni, che spesso devono avere sei occhi per evitare tragedie (e purtroppo non sempre ci riescono), chi se ne frega dei colori dei semafori e quelli che le frecce non sanno neanche cosa siano. E poi c’è la categoria più ampia e rappresentata: quella dei parcheggiatori selvaggi. Macchine sui marciapiedi, davanti ai passi carrabili, in doppia fila con le quattro frecce, negli incroci, in mezzo alla strada, e chi più ne ha e più ne metta. E infine ci sono i parcheggi che, purtroppo, non hanno nulla di ironico: quelli negli spazi riservati ai disabili senza il relativo permesso. Un problema molto sentito e diffuso, anche nella nostra Rimini.
Sosta selvaggia. I numeri
È infatti di pochi giorni fa la pubblicazione dei risultati dell’attività di tutela degli automobilisti disabili portata avanti dalla Polizia Municipale nel corso del 2018. Secondo i dati, nel corso dell’anno sono state 313 le sanzioni irrogate per infrazioni del Codice della Strada legate ai parcheggi. Nello specifico, di questi 313 provvedimenti ben 180 sono riferibili a quanto prescritto dall’art. 158 del Codice della Strada, ovvero i casi di veicoli in sosta nei posteggi riservati ai disabili e sprovvisti del relativo permesso, mentre 155 sono riferibili a un uso improprio dello stesso permesso rilasciato dall’autorità competente.
“Un’azione costante nel tempo – commenta i numeri l’assessore alla Sicurezza del Comune di Rimini Jamil Sadegholvaad – che non è solamente l’assolvimento di precise leggi ma anche e soprattutto un segnale di attenzione forte e crescente di questa amministrazione a tutela dei cittadini, specie quelli che hanno necessità di maggior tutela. Un atto di civiltà nel rispetto di queste persone che proprio nelle difficoltà di mobilità trovano i maggiori ostacoli nella vita quotidiana e allo stesso tempo un’azione per di contrasto ai furbetti e prepotenti che proseguirà costante nel tempo con l’azione quotidiana dei nostri operatori della Polizia Municipale”.
Risultati soddisfacenti, certo. Ma che dimostrano che il problema è concreto, diffuso e preoccupante.
La testimonianza
A confermare l’attualità e l’entità del problema degli “incivili del parcheggio” è un utente del servizio sanitario che opera nel riminese, e che preferisce rimanere anonimo. La sua esperienza quotidiana con il problema dei parcheggi “creativi” fa luce su quella che probabilmente è la sfumatura peggiore della questione: i parcheggi scorretti in prossimità degli ospedali. Conducenti che non solo creano un disagio alla collettività, ma che impediscono, con la propria inciviltà, il normale esercizio delle attività ospedaliere, soprattutto quelle emergenziali. Una su tutte: il flusso delle ambulanze, che spesso si trovano ostacolate, o addirittura impossibilitate, a svolgere le necessarie manovre di ingresso e uscita nelle relative aree ospedaliere.
“È una cosa che, purtroppo, accade spesso. – racconta l’utente – Per fortuna il più delle volte l’area del Pronto Soccorso rimane libera, non registriamo lì i maggiori problemi. I disagi più importanti, in parte a Riccione ma soprattutto a Rimini, avvengono quando le ambulanze devono accedere alle altre strutture attorno all’ospedale e si trovano fortemente ostacolati a farlo con la necessaria e dovuta agilità”.
Una situazione certamente preoccupante, ma che purtroppo fa registrare casi ancora peggiori. “Sono capitati episodi di inciviltà ancora più grave. Tra le auto parcheggiate in modo scorretto, ce ne sono state anche alcune che esponevano il permesso per disabili. Ora, non è possibile appurare se i conducenti fossero realmente disabili o meno, (perché ricordiamolo, l’uso improprio del permesso stesso è cosa diffusa) quindi non ci si può sbilanciare. Ma deve passare il giusto messaggio: i conducenti che possiedono ed espongono il permesso per disabili sono legittimati a parcheggiare nelle aree a loro riservate, ma non dove vogliono senza conseguenze. Tanto più nei pressi degli ospedali, ostacolando le ambulanze e gli altri conducenti, magari disabili anch’essi, che devono così affrontare difficoltà ancora maggiori. Sembra banale dirlo, ma evidentemente, visti i casi registrati e la loro frequenza, non è un concetto così chiaro e diffuso”.
E in effetti, guardando le foto scattate all’ospedale di Rimini, è difficile dargli torto.