Mai come quest’anno si è parlato di presepi. E starei per aggiungere “purtroppo”, perché mai come quest’anno ho letto cose assurde. Fra tutte quella che Gesù non sarebbe da assimilare ad un migrante per tutta una serie di ragioni inedite e capziose, sul tipo che nel suo viaggio non sarebbe uscito dai confini dell’Impero e che quindi era un semplice turista. Ma per far questo si taglia fuori la parte della narrazione evangelica sulla fuga in Egitto e si trascurano le parole autorevoli di diversi Pontefici.
Veniamo al concorso. Quest’anno si è unito a me e a Vincenzo Sanchini, ormai storici visitatori, Gianni Burnazzi che ci ha portato la sua sensibilità artistica.
Sempre grosse difficoltà per la giuria che deve destreggiarsi fra opere di diversa concezione e di non semplice attribuzione alle varie categorie. Ad esempio abbiamo attribuito ai “concettuali” solo un presepe, in quanto altri, che si presentavano come tali, a nostro giudizio, sono apparsi più come “tradizionali con un’idea”. Così il concorrente unico è stato il presepe del Sacro Cuore di Bellaria che ha ben meritato il premio a pieni voti presentando una riuscita attualizzazione della nascita del Cristo notevole anche sul piano dell’armonia della composizione.
Fra i tradizionali abbiamo un pari merito fra le parrocchie di Sant’Andrea dell’Ausa (Crocifisso) e San Vicinio (Sacramora) che con realizzazioni semplici, ma di grande armonia, hanno prevalso su altre più complesse. In certi casi ci è parso che la preoccupazione dei presepisti sia stata più quella di moltiplicare gli effetti meccanici e luminosi, piuttosto che concentrare l’attenzione sulla nascita del Cristo. Comunque belle realizzazioni per la meraviglia dei più piccoli.
Castelvecchio di Savignano prevale fra i presepi all’aperto rinnovando il suo allestimento fatto non solo di statue a grandezza naturale, ma anche di un articolato racconto della natività fin dalla Annunciazione.
Fra i presepi realizzati con i bambini quest’anno prevale l’allestimento nelle grotte di via Ruggeri a cura della Pro Loco di Santarcangelo. Ci vorrebbe anche una categoria di “concettuali dei bambini” per i presepi come quello delle Suore di Sant’Onofrio a tema “Il giro del Mondo”.
La giuria ha attribuito 5 punti per tener conto della complessità e 15 (5 per uno) per l’estetica. Abbiamo classificato opere allestite in cortile, perché visitabili dal pubblico. Non siamo purtroppo riusciti, nonostante ripetuti tentativi, a visitare quello realizzato dal Rione Montecavallo nella Chiesa di Sant’Agnese.
Riccardo Ghinelli
La lista completa dei presepi e dei voti la trovi sul numero di questa settimana (13 gennaio) de Il Ponte, in edicola o sull’app (clicc qui per l’app)