Sarà uno dei primi teatri a sollevare il sipario in questa stagione. Venerdì 26 ottobre sul palcoscenico dell’Astra, a Bellaria, salirà lo storico dell’arte Vittorio Sgarbi per presentare il suo Leonardo: spettacolo dedicato a uno dei massimi geni dell’umanità (nel 2019 se ne festeggerà il quinto centenario dalla morte) che, perfetta incarnazione dell’uomo rinascimentale, riusciva a coniugare in modo mirabile arte e scienza. Ad accompagnarlo nell’affascinante percorso il compositore Valentino Corvino, che eseguirà dal vivo musiche proprie.
Il 9 novembre, la stagione prosegue poi con Napolide, un omaggio alla grande tradizione musicale partenopea reso dall’attrice Iaia Forte, impegnata nella lettura del libro di Erri de Luca, e dai quattro componenti del gruppo musicale Ànema. Il 25, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, toccherà poi alle Marocchinate: una triste eredità della guerra di liberazione (successiva allo sfondamento da parte degli alleati della linea di Montecassino) che ha coinvolto numerose giovani donne dell’Italia del sud. Il 15 dicembre Moni Ovadia (nella foto con Vittorio Sgarbi a sinistra, e il direttore artistico della stagione teatrale di Bellaria, Marcello Corvino), insieme alla sua Stage Orchestra, proporrà il suo nuovo spettacolo Dio ride-Nish Koshe, in cui rivisita la figura del vecchio ebreo errante: una lettura sospesa fra divertimento e malinconia, umorismo e riflessione drammatica.
Nell’anno nuovo, il 26 gennaio, Tutto esaurito, il divertente racconto di Max Paiella sulle varie forme in cui si può declinare l’esaurimento, fino ad arrivare agli aspetti più radicali legati alla distruzione delle risorse naturali. Il 15 febbraio torna in scena Polli d’allevamento, lo spettacolo firmato nel 1978 da Giorgio Gaber e Sandro Luporini: una sorta di monologo-canzone che sarà interpretato da Giulio Casale (con arrangiamenti originali di Franco Battiato e Giusto Pio). Il 15 marzo Roberta Giallo propone, in Web Love Story, un racconto fra musica e parole di una storia realmente accaduta: un amore virtuale capace di suscitare emozioni vere.
Ultimo appuntamento, il 7 aprile, con Zap Mangusta e i musicisti Vittorio de Scalzi e Andrea Maddalone dei New Trolls: in Dica 33 offriranno un ritratto musicale del ’68, dove affondano le nostre radici.
Con la nuova direzione artistica (responsabili adesso sono Marcello Corvino e la cooperativa bolognese Le Macchine Celibi), la stagione di Bellaria ha scelto come bussola l’art. IX della Costituzione: quello relativo alla promozione della cultura, valorizzazione del patrimonio storico e artistico e della ricerca scientifica e tecnologica, tutela del paesaggio e dell’ambiente. L’obiettivo principale diventa così portare bambini e ragazzi a teatro o, meglio ancora, insieme alle loro famiglie. Per questo sono in programma cinque spettacoli: tre di Accademia Perduta, ovvero Zuppa di sasso e La gallinella rossa di Danilo Conti e Antonella Piroli; Abu sotto il mare di e con Pietro Piva; e due della compagnia Rosaspina: Raperonzola e Hänsel & Gretel – favola della fame, entrambi con Aurelia Camporesi e Angelo Generali. Tutti previsti la domenica alle 16,30.