Percorso netto. Due vittorie in due gare (in trasferta e in casa), esordio casalingo bagnato da un folto pubblico (1.400 persone al Flaminio) e da un entusiasmo palpabile, le quote societarie salite fino a 244 e 500 abbonati. Insomma, una Rinascita nel vero senso della parola quella della squadra biancorossa.
Il +15 ottenuto ai danni della Salus Bologna non inganni, però. Gli “aquilotti” di coach Bernardi hanno faticato più del previsto per avere ragione degli emiliani mai domi. La partita si era messa subito sui binari giusti, per Rivali e compagni, pronti alla palla a due a scattare avanti e prendere anche un discreto margine. Bologna non si è disunita e grazie soprattutto ad un mira incredibile nei primi 20’ (9 su 18 nelle bombe), ha affiancato Rbr fino a sorpassarla prima dell’intervallo lungo.
Poco intensi e svagati in difesa, i riminesi “bacchettati” da Bernardi sono rientrati sul parquet con un’altra faccia e senza paura di sbucciarsi le ginocchia. Con Broglia più convinto ed efficace in attacco, un super Rivali in cabina di regia e Moffa chirurgico nelle bombe quando serviva, e Francesco Bedetti (nella foto Alfio Sgroi) top scorer con 18 punti, imprendibile nelle penetrazioni, Rbr ha ripreso in mano le operazioni ed ha tagliato il traguardo a braccia alzate, fino a festeggiare l’esordio sul parquet del Flaminio del giovane Vandi (classe 2000).
“Quella con la Salus è stata una partita molto utile, ci deve servire da lezione. – ammette lo skipper riminese Massimo Bernardi – Abbiamo pensato che fosse tutto scontato, che vinciamo perché siamo di un altro pianeta. Dobbiamo essere consci che nessuno ci regalerà mai nulla, e tutti a Rimini vorranno giocare la partita della vita: vinceremo solo se riusciremo a mordere le gare con la giusta intensità”.
In classifica, Rbr a punteggio pieno a braccetto di Fiorenzuola e Bologna 2016 (ma la classifica è sghemba per via del doppio turno di riposo), ovvero le rivali più accreditate del torneo, alle quali aggiungere anche quella Imola che si affaccerà per un bel derby domenica 21 ottobre sempre al Flaminio (ore 18).
L’esordio casalingo di Rbr ha coinciso con il ritorno “in campo” del periodico dedicato alla pallacanestro riminese. Nell’anno zero della palla a spicchi riminese, il quindicinale di basket (da una vita edito da ilPonte) è tornato a chiamarsi come agli albori, con il nome semplice ed efficace di Tap in. Il decano dei giornalisti sportivi riminesi Alberto Crescentini sempre al timone di una squadra appassionata e che vuole appassionare alla pallacanestro anche dalle colonne di un periodico.