Rimini è davvero intonata. Il Concorso Corale Internazionale, organizzato da Andrea Angelini, e che porta in Riviera oltre 1.000 coristi e una dozzina di formazioni da tutto il mondo, nota dopo nota è cresciuta in importanza, fascino e rispetto.
Le formazioni musicali scese in Riviera quest’anno provenivano da Slovenia, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Francia, Danimarca, Indonesia e Italia. Il vincitore del Gran Premio 2018 è stato l’Akademisk Kor Århus dalla Danimarca (nella foto). Oltre ad aggiudicarsi il trofeo del Gran Prix, il coro danese parteciperà al ‘World Choral Championship’, in programma nel 2019 a Tokyo tra i quattro cori vincitori dei concorsi di Rimini, Tokyo, Cracovia e Taipei. Si è fatto valere anche l’unico coro italiano in gara, La Rupe di Quincinetto (TO), giunto in finale (Gran Premio). Molto partecipata è stata la messa con i cori alla chiesa di Sant’Agostino.
L’appuntamento è per la tredicesima edizione che si disputerà dal 19 al 22 settembre 2019, molto probabilmente negli spazi del Teatro Galli. E già questa è una notizia e un’attestazione di importanza.
C’è un concorso internazionale che richiama cori da tutto il mondo, ma Rimini se n’è accorta? “L’Amministrazione Comunale di Rimini è sempre stata molto attenta nell’accompagnare il Concorso e concedendo il Teatro Novelli. – puntualizza Andrea Angelini, il deus ex machina del Concorso – Anche il Servizio Turismo pubblicizza bene l’evento sui loro portali. E spero che il prossimo anno il Concorso possa essere trasferito al Teatro Galli alle stesse condizioni economiche”. Quello che manca, secondo gli organizzatori è forse un vero piano strategico che possa servire alla città per farsi conoscere dai cori (e dunque dai Paesi da cui provengono) che partecipano in maniera più incisiva. Ecco la modesta proposta di Angelini.
“Penso alla possibilità di un incontro tra il Sindaco con i rappresentanti dei cori in cui possano venire spiegate meglio le occasioni culturali e turistiche che la città offre. Anche l’Associazione Albergatori potrebbe attivare una partnership, in fondo portiamo tra le 600 e le 1000 persone per cinque giorni in un periodo abbastanza ‘scarico’ come fine settembre”.
Ma come ha fatto Rimini a diventare una delle città più importanti a livello mondiale per i cori?
“Rimini è una città dove la musica corale è ben sviluppata, – spiega il direttore artistico – non solo perché da 12 anni viene organizzato un concorso corale. La città ha tanti cori, di ogni genere: polifonico, popolare e lirico. Ci sono soggetti che lavorano molto bene per la diffusione di questo tipo di musica, una delle poche forme che può praticare anche chi non è un professionista”. E molto spesso gli amatori lavorano con più entusiasmo dei professionisti. “Grazie a queste forze e soprattutto grazie ad AERCO (di cui mi onoro di essere il Presidente Regionale) ed alla sua delegazione provinciale, guidata da Michela Lapelosa, vengono organizzati ogni anno numerose rassegne e festival, come Voci nei Chiostri, il World Choral Day, Fiumi di Voci<+cors>… Spero che il Concorso, nonché tutte le altre attività, vengano sempre più a contatto con la città”.